Docenti: i furbetti della 104, il caso dell’insegnante calabrese

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In questo articolo proponiamo una lettera di Floriana Oliva, portavoce del gruppo Insegnanti “corsi e ricorsi” riguardanti i docenti che utilizzano la 104 in maniera fraudolenta, come il caso del “furbetto” calabrese che avrebbe presentato innumerevoli certificati medici falsi riguardanti una patologia tumorale grave per cui si necessitava una terapia salvavita.

Docenti e furbetti 104: la triste verità dei fatti

Ennesimo caso di truffa economica, sociale, ma soprattutto morale. Mi riferisco al “furbo” insegnante calabrese che avrebbe presentato molti certificati medici falsi, attestanti una patologia tumorale grave per cui si rendeva necessaria una terapia salvavita, assentandosi dal servizio tra ottobre 2018 e giugno 2019 pur percependo lo stipendio pieno. Ciò che fa più male è pensare a come si possa speculare su questo genere di patologie, quando i reparti oncologici dei vari ospedali sono pieni, purtroppo, di bambini e adulti che lottano ogni giorno fra la vita e la morte. Ciò che ferisce è il pensiero che furbetti come l’insegnante smascherato continuino a utilizzare come un PRIVILEGIO ciò che per altri è una CROCE dal peso inestimabile… E tutto questo soltanto per lavorare sotto casa e scavalcare, grazie a false precedenze, lavoratori onesti, o semplicemente per non lavorare per niente e continuare a percepire indebitamente lo stipendio.

Ricordo che, quest’anno, Trapani ha avuto il primato nazionale per aver destinato il 100% della mobilità interprovinciale per la scuola primaria a personale docente beneficiario di presunte precedenze, molte delle quali legate al possesso della legge 104. Le procure di tutta Italia dovrebbero indagare, ma non dovrebbero limitarsi ad esaminare le “carte”… Quelle, ovviamente, sono apparentemente in regola.

Bisogna scavare, effettuare controlli certosini, bisogna tenere viva l’attenzione su questa piaga che ormai sta assumendo proporzioni gigantesche. Bisogna far pagare chi inganna e chi lo fa su un argomento così delicato come la salute. Lo si deve a tutte le persone che combattono ogni giorno contro le vere malattie e alle loro famiglie logorate dal dolore e dal senso di impotenza. Chi sa, denunci. E chi di dovere prenda a cuore questa causa e faccia giustizia. Non aspettiamo quella divina.
Floriana Oliva (portavoce gruppo insegnanti “Corsi e ricorsi”)

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