Scuola, stipendi docenti e personale Ata ultime notizie: è braccio di ferro Fioramonti-Gualtieri

Sul tema rinnovo di contratto e aumento stipendiale del personale scolastico, è partita aperta tra il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Economia e delle Finanze. Da un lato, c’è il ministro Lorenzo Fioramonti che insiste per avere a disposizione del proprio dicastero 3 miliardi di euro in più (due per la scuola e uno per l’università e la ricerca) altrimenti si dimetterà a dicembre; dall’altro lato c’è il ministro Roberto Gualtieri che non può far altro che guardare alla propria cassa e ai precari equilibri di bilancio.

Rinnovo contratto, solo un miliardo in più per tutti i dipendenti statali

Sinora il Mef ha trovato un solo miliardo e, per di più, dovrà bastare per il rinnovo del contratto non solo del personale scolastico ma di tutti gli statali. Un solo miliardo, come pubblica il quotidiano economico ‘Italia Oggi’, tra l’altro bilanciato da tagli lineare a tutti i ministeri.

Salvo sorprese dell’ultima ora, alla vigilia del consiglio dei ministri, i dipendenti statali potranno contare su 2,8 miliardi di euro circa, di cui 1,7 già previsti dal Documento di Economia e Finanza del precedente governo.

Scuola, Fioramonti rassicura: ‘I soldi si troveranno’

Complessivamente, dunque, la somma a disposizione sarà di poco inferiore a quella stanziata dal governo Renzi per il rinnovo del contratto ad oggi in vigore e che ha sancito un aumento medio lordo mensile, sempre a regime, di circa 80 euro.
Il Miur cerca di buttare acqua sul fuoco, parlando di partita ancora aperta e di trattative ancora in corso. Nello specifico per la scuola anche il riutilizzo del bonus Renzi memoria sarebbe insufficiente a far salire l’aumento medio nella scuola in modo rilevante in quanto va spalmato non solo sui docenti ma anche sul personale Ata, quindi su una platea molto più vasta.
Insomma, se da una parte Fioramonti rassicura tutti sul fatto che, alla fine, i tre miliardi auspicati si troveranno, dall’altra c’è la concreta possibilità che il Mef ponga un veto alle richieste del dicastero di Viale Trastevere.