Diplomati magistrali: ecco come verrà attivata la salvaguardia dei contratti di supplenza

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È stata firmata l’intesa tra Miur e sindacati per la problematica della continuità didattica dopo l’applicazione delle sentenze di merito negative e il depennamento dalle graduatorie ad esaurimento.

Il tutto verrà introdotto nel primo veicolo normativo utile. Attraverso questo accordo si sono voluti salvaguardare i diritti di quei docenti che avrebbero dovuto essere assunti in luogo di coloro che avevano la riserva. Verrà consentita l’estensione dei contratti che andrebbero sciolti al 30 giugno 2020.

Il comunicato dei sindacati

Raggiunta l’intesa sui diplomati magistrali per tutelare la continuità didattica dell’anno scolastico in corso. Si tratta di un ulteriore punto dell’accordo del 1° ottobre con il Ministro Fioramonti che le organizzazioni sindacali portano a casa:

un risultato importante che mentre dà risposta alle attese dei lavoratori coinvolti permette di salvaguardare una prosecuzione regolare delle attività nelle classi loro affidate.

Infatti, secondo gli impegni assunti oggi dall’ amministrazione e sottoscritti nell’ intesa, i destinatari delle sentenze potranno continuare a lavorare con contratti sino al 30 giugno, mentre coloro che avrebbero avuto diritto all’ immissione in ruolo in forza dei medesimi provvedimenti giurisdizionali vedranno salvaguardati i diritti derivanti dalle posizioni occupate legittimamente nelle graduatorie.

L’intesa prevede che l’Amministrazione inserisca le misure concordate con i sindacati nel primo provvedimento legislativo utile rispetto all’ esigenza di renderle efficaci nel più breve tempo possibile.

Ancora una volta, grazie all’ azione messa in campo unitariamente dalle organizzazioni sindacali, si riesce a ottenere una soluzione che mentre assicura le necessarie tutele per i lavoratori precari garantisce condizioni ottimali per lo svolgimento dell’attività scolastica, scongiurando il rischio di un diffuso e ricorrente avvicendamento dei docenti in corso d’anno.

L’impegno dei sindacati prosegue con l’incontro già in programma il 22 ottobre, nel quale si dovranno fra l’altro definire i requisiti in base ai quali sarà consentito di accedere ai percorsi abilitanti anche a quanti non abbiano titolo a partecipare al concorso straordinario.

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