DSGA e messa in ruolo: lettera al ministro Fioramonti

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I DSGA f.f. hanno recentemente redatto una lettera indirizzata al ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, al presidente del consiglio Giuseppe Conte e alle O.O.S.S. rappresentative dei lavoratori scuola, riguardo il futuro più pertinente al loro incarico di funzione con messa in ruolo. Qui di seguito la missiva integrale.

DSGA f.f.: quale futuro?

I DSGA f.f. scrivono agli illustri lettori per chiedere quale futuro è pertinente al loro incarico di funzione con messa in ruolo.
Alla luce di quanto disposto nel Decreto legge di prossima conversione e approvato nel C.d.M., che autorizza l’indizione di un prossimo concorso riservato per l’ingresso in ruolo dei lavoratori con titolo di studio o senza e 3 anni di servizio come DSGA, si rileva come da comunicazione pubblicata da Anief a cui si rimanda : https:/ www.anief.org.index.php?option=com_content&view=article&id=26379: amministrativi-utilizzati- come-dsga-un-altra-beffa- se-va-bene-saranno-assunti-nel-2024&catid=252&Itemid= 1344,
che nessuna prospettiva vantaggiosa sarebbe stata proposta ai fini della loro stabilizzazione.
Infatti, secondo quanto disposto dall’art 2 del citato decreto, al c.9 si stabilisce lo slittamento della loro assunzione dopo l’assorbimento delle graduatorie del concorso ordinario. Un ulteriore svilimento della categoria lavorativa che si vedrà assorbita fra non meno di 4 anni. L’amministrazione noncurante dell’ aggravio di oneri per la formazione iniziale dei neoassunti che la legge di bilancio del 2018 al c. 605 invece vietava, dovrà comunque sostenere la spesa per la loro formazione quando avrebbe potuto con efficacia ed efficienza risparmiare attraverso l’utilizzo dei f.f. come Tutor. Pertanto, anche per questo, non si ravvisano i motivi che avrebbero spinto le Autorità a differire tali assunzioni, considerato che in tutte le amministrazioni i lavoratori che accedono con merito alla funzione superiore sono sempre assorbiti in ruolo prima dei vincitori esterni anche per una questione di valorizzazione delle professionalità interne acquisite. Pur volendo acconsentire a motivi di indirizzo politico resta sempre la giusta considerazione che il concorso ordinario non ha comunque seguito l’iter procedurale normato dal legislatore ed ha invece avviato una sconsiderata discriminazione per i lavoratori interni all’amministrazione che pur dimostrando efficienza competenza e responsabilità sono stati di fatto maltrattati. Infatti l’amministrazione ha sfruttato le competenze dimostrandosi inadempiente per anni nei loro confronti e non ha autorizzato le opportune operazioni di riqualificazione che il legislatore, invece, ha normato. Permettere quindi un concorso riservato si configura un’operazione di sanatoria del malfatto in sede di concorso ordinario ma il perseverare nel differimento dell’assunzione come disposto nel D.L., appare come un protrarsi di un ingiusto procedimento che sottintende ad un preciso interesse legittimo del lavoratore e che il Giudice amministrativo è stato chiamato a valutare.
Per quanto esposto i f.f. chiedono, dunque, agli Egregi Lettori di dare opportune spiegazioni nel merito e di intervenire con effettiva e responsabile considerazione del problema attraverso giusti correttivi volti ad avvalorare il lavoro svolto , ad eliminare l’ingiusta discriminazione e a definire una volta e per tutte che anche in Italia, come nel resto dei paesi, essere un onesto lavoratore è un premio e non una delusione lavorativa.
Grazie per l’attenzione.

Anna Picardi
Maria Catena Fazio
Angelo La Torre
Barbara Magistri
Amelia Sparavigna
Paola Danti
Umberto Schiavone
per gruppo Dsgaff.

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