Scuola, insegnare all'estero: ecco come produrre domanda e i requisiti richiesti

A beneficio di tutti coloro che aspirano di poter insegnare all’estero, vediamo quali sono le possibilità e i requisiti richiesti per poter intraprendere questa nuova attività.

Per quanto riguarda la legge di riferimento, è la N. 634 del 2 ottobre 2018 dove vengono indicati i requisiti professionali dei docenti, personale ATA e dirigenti scolastici da mandare all’estero. In merito ai requisiti richiesti, ecco cosa viene indicato dal Ministero dell’Istruzione.

Requisiti per insegnare all’estero

  • Essere assunti con contratto a tempo indeterminato;
  • aver prestato dopo il periodo di prova almeno tre anni di effettivo servizio in Italia nel ruolo di appartenenza;
  • avere la certificazione della lingua straniera per la quale si intende partecipare, rilasciata da uno degli Enti Certificatori di cui al Decreto del Direttore Generale per gli Affari internazionali del MIUR del 12 luglio 2012 n. 10899, di livello non inferiore a B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER);
  • aver partecipato ad un’attività formativa di almeno 25 ore, organizzata da soggetti accreditati al MIUR ai sensi della direttiva 170 del 21 Marzo 2016, su tematiche afferenti a:
  • intercultura, internazionalizzazione o management per dirigenti scolastici;
  • intercultura, internazionalizzazione per docenti e ATA
  • non essere stato restituito ai ruoli metropolitani durante un precedente periodo all’estero per incompatibilità di permanenza nella sede per ragioni imputabili all’interessato;
  • non essere incorso in provvedimenti disciplinari superiori alla censura e non aver ottenuto la riabilitazione;
  • nell’arco dell’intera carriera non aver già svolto due periodi all’estero ciascuno dei quali di sei anni scolastici consecutivi, inclusi gli anni in cui ha luogo l’effettiva assunzione in servizio, e i due periodi siano separati da almeno sei anni scolastici di effettivo servizio nel territorio nazionale;
  • poter assicurare alla data di pubblicazione della procedura di selezione, a normativa vigente, la permanenza in servizio all’estero per sei anni scolastici a decorrere dal 2019/2020.

Per quanto riguarda la durata del servizio, questa non potrà essere superiore a 2 periodi di 6 anni ciascuno intervallati da un periodo di almeno 6 anni di effettivo servizio prestato nelle scuole italiane (art. 21 del Decreto Legislativo n°64 del 13 aprile 2017). L’interruzione del servizio all’estero può verificarsi per esigenze del sistema scolastico nazionale o per inidoneità da parte del personale interessato. Per quanto riguarda il rientro, invece, questo dovrà avvenire previa istanza da produrre in forma cartacea all’URS della provincia scelta per il rientro almeno quindici giorni prima del termine ultimo per la comunicazione delle domande a SIDI per il proprio ruolo ai fini dell’assegnazione della scuola di titolarità prima delle operazioni di mobilità.

Per insegnare all’estero esistono diverse modalità, come spiegato dal sito del Ministero dell’Istruzione: come Assistente di lingua italiana, Lettore universitario, Insegnante negli Istituti Italiani di Cultura, Docente supplente e Docente presso scuole ed enti privati o scuole di lingue.

Assistenti di lingua

L’Assistente di lingua italiana all’estero lavora presso Scuole di vario ordine e grado (escluse le Università) sotto la guida del docente di lingua di ruolo.
L’assistente contribuisce alla promozione e alla conoscenza della lingua italiana facendo conversazione guidata per circa 12 ore settimanali. I paesi in cui è possibile svolgere quest’esperienza sono, solitamente, Belgio, Germania, Francia, Irlanda, Spagna e Regno Unito.
La durata dell’incarico corrisponde a quella dell’anno scolastico del Paese di destinazione.
Il MIUR pubblica ogni anno, generalmente a Gennaio, un bando di concorso per la selezione di assistenti di lingua. Tale bando è destinato a coloro che non hanno compiuto il 30esimo anno di età.

Lettori Universitari

Il lettore universitario lavora in stretta collaborazione con il docente titolare della cattedra di italiano presso l’Università straniera. Il monte ore lavorativo corrisponde a circa 36 ore settimanali.
Per fare il lettore tramite il concorso triennale del Ministero degli Affari Esteri (MAE)/MIUR è necessario essere docenti di ruolo nella scuola media o superiore in Italia ed avere una laurea in Lettere o Lingue Straniere.
Per poter fare il lettore con incarico locale, invece, bisogna rivolgersi direttamente alle Università straniere. Si può fare richiesta inviando una domanda redatta in italiano e in lingua locale ed un curriculum vitae. Il MAE, in questi casi, eroga direttamente i finanziamenti agli atenei stranieri.

Insegnante negli Istituti Italiani di Cultura

Gli Istituti Italiani di Cultura, presenti nelle principali città di tutto il mondo, promuovono e diffondono la cultura e la lingua italiana negli stati in cui hanno sede.
Per insegnare italiano all’estero presso tali strutture occorre prendere parte a concorsi pubblici, i cui bandi sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale e sono consultabili sui siti degli istituti stessi.
Sono ammessi alla selezione coloro che sono in possesso di una laurea magistrale in una delle classi equiparate a Lettere o Lingue e letterature straniere (vecchio ordinamento), con una votazione non inferiore a 110/110. E’ necessario anche avere una buona competenza in almeno una lingua straniera (solitamente quella del paese di destinazione).

Docente supplente

Le supplenze sono stabilite dal Ministero e servono per coprire le cattedre momentaneamente prive di docente. La durata delle supplenze può variare a seconda delle necessità di ogni singola scuola.
Le supplenze possono anche essere conferite in attesa dell’arrivo in sede del titolare, oppure su posti vacanti per mancanza del relativo docente di ruolo, fino al termine delle attività didattiche.
Per insegnare italiano all’estero come supplente è necessario entrare in graduatoria. Le graduatorie vengono stilate ogni tre anni successivamente all’emanazione di una circolare da parte del Ministero. Per essere inseriti nelle graduatorie è necessario possedere il titolo di studio idoneo all’insegnamento della classe di concorso per cui si chiede l’inserimento.
L’abilitazione all’insegnamento è un requisito preferenziale, ma non necessario. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito del MAE alle pagine reclutamento personale e supplenze all’estero.

Docente presso scuole o enti privati e scuole di lingue

E’ possibile insegnare italiano all’estero anche inviando il proprio curriculum e una candidatura spontanea alle scuole private italiane operanti all’estero e agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana.
Sul sito del MAE è possibile reperire l’elenco completo delle “Istituzioni scolastiche italiane all’estero”, tra cui andranno individuate le istituzioni private.
Nel caso delle scuole, la domanda va inviata direttamente all’indirizzo delle istituzioni prescelte, mentre, nel caso dei corsi, agli Uffici Scuola presso i Consolati.
Trattandosi di scuole ed enti privati, tutti i dettagli relativi all’assunzione e al contratto di lavoro andranno definiti direttamente con loro.