Decreto scuola ultime notizie: ecco le modifiche che riguarderanno precari e DSGA

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Il Decreto Scuola, dopo lo stop imposto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a motivo dei docenti delle scuole paritarie e del concorso straordinario, dovrebbe finalmente riprendere il suo percorso.

Decreto Scuola, modifiche riguardanti i docenti delle scuole paritarie

Come riportato da un articolo di Corrado Zunino per il quotidiano ‘Repubblica’, il ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, avrebbe accettato di far rientrare i precari di terza fascia che lavorano nelle scuole paritarie: dunque, gli insegnanti potranno accedere alla prova straordinaria, a condizione che abbiano i requisiti dei tre anni di insegnamento su otto. I suddetti docenti, però, potrebbe partecipare al concorso solo per il conseguimento dell‘abilitazione e, dunque, non saranno considerati tra i primi 24mila. Verrebbero, dunque, esclusi dalla possibilità di ottenere la cattedra a settembre 2020. Se, però, avranno conseguito un voto almeno di 7/10 alla prova scritta, potranno essere abilitati all’insegnamento ed essere inseriti nelle graduatorie di seconda fascia.

Miur ottimista sul far partire i due concorsi entro fine anno

La seconda modifica, invece, riguarderebbe il concorso riservato DSGA (Direttori dei servizi generali e amministrativi): l’attenzione si è concentrata sui titoli di accesso richiesti per la partecipazione alla selezione. In un primo momento, il decreto prevedeva una stabilizzazione dei ‘facenti funzione‘ (in diversi casi personale amministrativo promosso per necessità ma senza un adeguato curriculum, innanzitutto la laurea, per una funzione decisiva per il funzionamento degli istituti). Il passaggio dei ‘facenti funzione’, come riportato da ‘Repubblica’, sarebbe stato stralciato: resterebbero tali, senza stabilizzazione né ruoli di vertice assegnati per decreto.
Su questo punto, però, occorre registrare il netto disappunto dei sindacati confederali i quali intendono studiare, a questo proposito, delle forme di sciopero alternative, come le dimissioni di massa dei dirigenti impropri dal loro status di ‘facenti funzione’.

Il decreto, tenendo presente le suddette modifiche, dovrebbe poter riprendere il suo iter verso la firma del Presidente della Repubblica: entro la fine dell’anno dovrebbero partire i due concorsi previsti, quello ordinario e quello straordinario per i precari di terza fascia.

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