Scuola, sanzioni disciplinari contro i docenti ultime notizie: proposta per istituzione Consiglio superiore della docenza

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Si torna a parlare dei casi di sanzioni disciplinari contro i docenti disposte dai dirigenti scolastici. Questa volta è la Gilda degli insegnanti che sottolinea, in una nota informativa, come sia quantomai urgente modificare il sistema, tanto più che, spesso, gli insegnanti sono costretti a ricorrere in tribunale per rimediare ad errori commessi. Si fa presente che esercitare la professione dell’insegnante non significa ‘lavorare in trincea’, in quanto il docente deve poter svolgere il proprio lavoro con la necessaria serenità. Ecco perché, a tal proposito, si propone l’istituzione del Consiglio superiore della docenza, un organo in grado di garantire che le sanzioni disciplinari ‘non siano utilizzate come armi improprie’.

Sanzioni disciplinari contro i docenti: proposta istituzione del Consiglio superiore della docenza

‘I casi di abuso di sanzioni disciplinari contro i docenti sono sempre più numerosi – si legge nella nota diffusa dalla Gilda degli insegnanti – a dimostrazione del fatto che il diritto ad un giudice terzo, nel procedimento, non è evidentemente garantito’.
Il coordinatore nazionale Rino Di Meglio sottolinea come sia ‘urgente modificare il sistema, anche perché non è possibile che per rimediare agli errori commessi dai dirigenti scolastici i docenti siano costretti a ricorrere in tribunale e a sobbarcarsi spese legali spesso insostenibili a causa dei loro magri stipendi.’

‘Insegnare non può essere un lavoro di trincea’

Riferendosi al caso della maestra del Pavese che è stata sospesa per un giorno in quanto ritenuta ‘colpevole’ di aver denunciato alle forze dell’ordine i maltrattamenti subìti da una sua alunna, Di Meglio rimarca il fatto che, purtroppo, ‘non si tratta del primo episodio del genere. Insegnare non può essere un lavoro di trincea – prosegue il coordinatore della Gilda degli insegnanti – il docente deve entrare in classe con la serenità di chi sa di essere tutelato nell’esercizio della sua funzione. Perciò la Gilda propone l’istituzione del Consiglio superiore della docenza: un organismo che, analogamente a quanto avviene con il Consiglio Superiore della Magistratura, garantisca che le sanzioni disciplinari non siano utilizzate come armi improprie’.

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