Decreto scuola nella bufera: da ‘salvaprecari’ ad ‘ammazzaprecari’, la Lega insorge

Non mancano di certo le polemiche in merito al decreto salvaprecari che ha visto già la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La Lega, tramite il suo portavoce Rossano Sasso, l’ha già definito come il ‘decreto ammazza precari‘: il partito del Carroccio è pronto a fare una dura opposizione in Parlamento, nelle piazze e nei tribunali.

Per la Lega è il decreto ‘ammazza precari’

La Lega cita le diverse categorie professionali della scuola che il decreto, varato dal Governo PD-Renzi-M5S, è riuscito a penalizzare: ‘dagli assistenti amministrativi agli insegnanti di terza fascia, dai diplomati magistrale agli insegnanti delle scuole paritarie che potranno (alla fine e dopo molte pressioni) concorrere come i colleghi delle scuole pubbliche, ma ai soli fini dell’abilitazione e non del posto di lavoro.

Il partito di Matteo Salvini non ha esitazione a definire il decreto come qualcosa che colpisce soprattutto i docenti precari, finendo per tagliarli fuori in modo definitivo da qualsiasi possibilità di stabilizzazione, dopo che per anni questi docenti hanno lavorato nelle scuole, dovendo anche subire l’abuso nella reiterazione dei contratti a termine.
‘Non prevedere per loro un percorso abilitante – ha dichiarato l’onorevole Rossano Sasso – come quello del 2013 o non contemplare tra i requisiti di accesso al concorso straordinario, l’anno di servizio in corso nei tre richiesti per poter concorrere, vuol dire escludere, discriminare dei lavoratori.’

L’esponente del partito del Carroccio parla di migliaia di lavoratori che sono stati traditi dal Movimento 5 Stelle, il quale ha stravolto il decreto salvaprecari di Agosto, voluto fortemente dalla Lega. ‘La scuola sarà, come già successo per Renzi, – conclude Sasso – la tomba politica del M5S’.