Il decreto scuola è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è partita la controffensiva dei sindacati. ‘Con la pubblicazione del Decreto Legge sulle misure urgenti per la scuola in Gazzetta Ufficiale – si legge in una nota diffusa dai segretari generali di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda insegnanti – constatiamo con rammarico che il Governo disattende gli impegni assunti’.
Sindacati sul piede di guerra sul decreto salvaprecari bis
Il comunicato congiunto si conclude con una chiamata alla ‘mobilitazione il prossimo 11 novembre, con un’iniziativa a Roma nel pomeriggio e diversi presìdi concomitanti in altre città’.
Una presa di posizione che potrebbe destare più di una perplessità tenendo conto, per esempio, che
l’esclusione dei Dsga senza titolo di studio era già stata scritta nero su bianco nello schema di decreto licenziato dal Consiglio dei ministri ormai quasi tre settimane fa.
I sindacati, all’interno del loro comunicato, oltre a protestare contro l’esclusione dei facenti funzione senza laurea, protestano anche contro lo stallo del governo sulla questione dei cosiddetti Percorsi Abilitanti Speciali (Pas) che erano previsti nell’originaria versione del decreto salvaprecari bis, quella approvata dall’allora governo Lega-M5S lo scorso mese di agosto.
I sindacati, all’interno del loro comunicato, oltre a protestare contro l’esclusione dei facenti funzione senza laurea, protestano anche contro lo stallo del governo sulla questione dei cosiddetti Percorsi Abilitanti Speciali (Pas) che erano previsti nell’originaria versione del decreto salvaprecari bis, quella approvata dall’allora governo Lega-M5S lo scorso mese di agosto.
Diplomati magistrale, la partita è ancora aperta
Nel nuovo accordo raggiunto lo scorso 1° ottobre, però, si era concordato un rinvio a un apposito disegno di legge. I sindacati, infine, sollecitano con urgenza il ‘dare seguito all’accordo del 18 ottobre sui diplomati magistrali’, riguardante circa 3000 insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria assunti con riserva, che avrebbero dovuto essere licenziati durante l’anno scolastico, quando i giudici amministrativi recepiranno la sentenza del Consiglio di Stato che vieta loro di insegnare in quanto privi di laurea. L’accordo raggiunto consentirà loro di restare al proprio posto anche dopo la sentenza ma servirà un apposito strumento normativo che ancora non si è trovato.
