Scuola, ministra Azzolina firma decreto 'chiamata veloce': le novità, cosa cambia per le immissioni in ruolo docenti
Scuola, ministra Azzolina firma decreto 'chiamata veloce': le novità, cosa cambia per le immissioni in ruolo docenti
Il Ministero dell’Istruzione scende in campo in merito alla questione social. Ne dà notizia il quotidiano ‘Il Messaggero’: l’intenzione è quella di avviare la formazione dei docenti per il contrasto e la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, secondo quanto già previsto dalla piattaforma ministeriale Elisa.

A scuola di social, via alla formazione dei docenti: il progetto Miur inserito nelle 33 ore annue di educazione civica

Il Miur ha intenzione, però, di accelerare il percorso anche tra i ragazzi: l’educazione civica, stoppata per questo anno scolastico 2019/2020 ma solo rimandata per il prossimo, potrebbe aiutare il progetto. Le 33 ore annue previste dalla legge dovranno affrontare vari aspetti dell’educazione civica tra cui anche quello digitale. L’obiettivo è quello di approfondire temi come quello delle ‘fake news‘, le cosiddette ‘bufale‘, oltre ai pericoli online esistenti: nel progetto verranno coinvolti anche dei collaboratori esterni, esperti della rete, con cui la scuola andrebbe a lavorare partendo dalle Linee guida per l’uso positivo delle tecnologie digitali e la prevenzione dei rischi nelle scuole.
L’obiettivo del governo, quindi, è quello di andare a scuola di social, sin dalle elementari, per imparare a difendersi dalle ‘bufale’ e dagli ‘haters‘ online.
Il Ministero ritiene che sia il momento giusto per intervenire, estendendo a tutte le scuole dalle elementari alle superiori, quelle pratiche utili esistenti già in alcune classi, grazie a docenti e presidi aperti alle nuove tecnologie e attenti ai rischi che ne derivano. Ora si tratta di metterle a regime per mettere in guardia il maggior numero di adolescenti: i ragazzi tra i 13 e i 18 anni, infatti, sono le persone potenzialmente più esposte ai pericoli della rete.