Scuola, ministra Azzolina firma decreto 'chiamata veloce': le novità, cosa cambia per le immissioni in ruolo docenti
Scuola, ministra Azzolina firma decreto 'chiamata veloce': le novità, cosa cambia per le immissioni in ruolo docenti

Le prossime assunzioni del personale docente avverranno secondo nuove modalità. A stabilirlo è il decreto pubblicato lo scorso 30 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale. Entro il 1° settembre 2020 i vincitori dei concorsi ordinari e straordinari potranno essere assunti anche in altra regione: ci sarà infatti la possibilità, per i docenti, di essere convocati anche in regioni diverse rispetto a quella in cui si è risultati vincitori e idonei. A tale scopo, si formeranno delle graduatorie ad hoc transitorie che serviranno a mettere a disposizione i posti vacanti e disponibili residui dopo le normali procedure di attribuzione dei posti, a domanda dei vincitori e idonei inseriti nelle GM e nelle GMRE.

Assunzioni vincitori concorsi anche fuori regione

Il sottosegretario Lucia Azzolina aveva già parlato di queste assunzioni con ‘chiamata lampo’: ‘A settembre 2020 – aveva dichiarato la deputata pentastellata – dopo le immissioni in ruolo, gli Uffici scolastici faranno una ‘call veloce’, di 7-10 giorni. I docenti, volontariamente, potranno proporsi. Dopo le assunzioni quella particolare graduatoria scomparirà’. Lucia Azzolina ha assicurato che la normativa verrà applicata a tutti i docenti presenti nelle graduatorie per le immissioni in ruolo (GM, GMRE e GAE).

Il sindacato Anief ritiene che la normativa vuole essere una risposta per le 90mila cattedre non assegnate nelle immissioni in ruolo degli ultimi anni ma che, di fatti, non risolverà il problema delle assunzioni. Anzi, si ritiene che si possa ripetere la stessa ingiustizia ‘perpetrata con i docenti ingabbiati dalle diverse procedure di reclutamento e di mobilità attuate all’indomani dell’approvazione della legge 107/2015 e ancora di recente applicate anche al personale assunto col concorso straordinario.’

Anief, Pacifico: ‘Chiederemo emendamento ad hoc’

‘Siamo d’accordo col dare la possibilità ai docenti che vogliono di andare a collocarsi in province con maggiori possibilità di lavoro e di assunzione in ruolo – ha dichiarato il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico – ma riteniamo assurdo bloccarli in quelle regioni perché si tratta sempre di una scelta volontaria che deve contemperare la possibilità di ricongiungersi ai propri affetti familiari. È una condizione che i giudici hanno ben presente, visti i tentativi andati a vuoto già in Trentino e non solo, con le sentenze negative della Corte Costituzionale n. 107/2018 (sulla L. Regione Veneto), la n. 6/2017 e 242/2011 sulla Legge Trento 5/2006. Anche i tribunali del lavoro spesso si pronunciato positivamente sulle vertenze che portiamo avanti in favore del personale che chiede il trasferimento. In occasione dello sciopero del 12 novembre – conclude Pacifico – chiederemo un emendamento ad hoc’.