Personale ATA, stop agli appalti di pulizia
Personale ATA,

Ieri si è tenuto un incontro fra Miur e sindacati in merito alle assunzioni dei lavoratori dopo lo stop appalti di pulizia, assunzioni che partiranno da gennaio 2020. La Cgil ha commentato il confronto, con parole non troppo positive. Minaccia la mobilitazione, se non si provvederà a internalizzare tutti i lavoratori coinvolti.

Appalti pulizia scuola: assumere tutti

In merito alle assunzioni a seguito dello stop appalti pulizia, la Cgil lamenta di non aver ancora ricevuto le necessarie risposte per l’internalizzazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Assicura di condividere la procedura nell’intento, ma non il fatto che escluderà ‘molti lavoratori attualmente impegnati nella attività di pulizia delle scuole assunti da imprese’. I lavoratori coinvolti sono oltre 16mila, ma non tutti hanno i requisiti per accedere alla selezione per gli 11.500 posti riservati.

Cosa non va

“Non abbiamo ricevuto risposta circa la volontà politica di mantenere tutte le risorse economiche a disposizione finora per trovare soluzioni per tutti questi lavoratori… Abbiamo apprezzato le aperture del Ministero volte a rispondere ad alcune delle richieste che in questi mesi abbiamo avanzato, tra cui la possibilità di utilizzare anche i contratti a  part time per aumentare il numero di lavoratori internalizzati, ma per noi rimane fondamentale il tema della continuità e della salvaguardia del reddito, oltre che dell’occupazione. Ancora una volta siamo stati costretti a ribadire l’insufficienza delle risposte e le tante criticità del processo, dettate anche dall’assenza di dati certi e da una condizione molto eterogenea fra le diverse regioni, oltre che a rivendicare ulteriore flessibilità e strumenti per agevolare il più possibile la continuità lavorativa” commenta il sindacato.

“Sarebbe paradossale che una operazione  condivisibile, come quella della internalizzazione, fosse fatta sulla pelle di migliaia di lavoratori, con la perdita di posti di lavoro” conclude il comunicato.