La scuola pubblica italiana, in tutti gli ordini scolastici, ha un grande bisogno di nuovi docenti di sostegno. Nello stesso tempo, è sempre più necessario specializzare gli insegnanti di sostegno. Anche il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, si è reso conto che occorre fare qualcosa in tempi rapidi per ovviare a questa impellente necessità e a tal fine, durante la sua audizione in Parlamento, ha annunciato di voler ampliare il numero dei posti per il TFA sostegno che sarà avviato al più presto.
TFA sostegno, emendamenti al decreto salvaprecari bis
Il sindacato Anief, per agevolare le intenzioni del ministro Fioramonti, ha chiesto al Parlamento di emendare il decreto salvaprecari bis, al fine di assumere i 30 mila docenti specializzati nei primi cicli del TFA in possesso di abilitazione attraverso l’attuale doppio canale di reclutamento e lo scorrimento delle graduatorie di istituto e attraverso la partecipazione al nuovo concorso riservato anche dei docenti non specializzati che hanno svolto comunque tre anni di servizio su posto di sostegno.
Anief, infatti, ritiene che ‘il mancato possesso della specializzazione su sostegno non può costituire motivo di esclusione dalla partecipazione al concorso straordinario‘.
Vista la ‘necessità di stabilizzare il maggior numero possibile di docenti di sostegno e a fronte almeno diecimila disponibilità’, questa soluzione andrebbe a garantire ‘la necessaria qualità̀ dei docenti ai quali sono affidati gli studenti con disabilità’. In ogni caso, ‘si potrà subordinare l’immissione in ruolo al conseguimento della specializzazione’.
Questo aspetto verrà ribadito domani, 12 novembre, nel corso del sit-in sindacale davanti Montecitorio, nel giorno dello sciopero generale della scuola proclamato da Anief.
Anief, ‘Assumere tutti i docenti già specializzati e venga ammesso al concorso chi ha i requisiti di servizio pur senza specializzazione’
Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, si aspetta che vengano subito assunti tutti i docenti già specializzati e che siano ammessi al concorso riservato quelli con i requisiti di servizio individuati dal Governo pur senza specializzazione, ‘perché proprio sul sostegno sono collocati decine di migliaia di insegnanti utilizzati come supplenti su posti in deroga e non si comprende perché non si debba utilizzare la loro professionalità quando, per tutelare gli studenti disabili, basterebbe prevedere per vincitori e idonei un corso Tfa sostegno ad hoc, nel rispetto del merito dimostrato oltre che dell’esperienza accumulata nel tempo.’
Ci si aspetta, inoltre, che stavolta al Ministero dell’Istruzione si faccia attenzione ‘a distribuire in modo equo e ragionato i posti di corsi di specializzazione’.