Per i concorsi ordinari salta la riserva dei posti per i precari con almeno 36 mesi di servizio (negli otto anni precedenti l’indizione del concorso). È il comma 15 dell’articolo 1 del decreto legge N. 126 a prevederlo. Come sottolineato dal quotidiano economico ‘Italia Oggi’, tale normativa va ad abrogare il cosiddetto ‘emendamento Pittoni’, attraverso il quale si era provveduto ad introdurre, in sede di approvazione della legge di bilancio 2019, una disciplina transitoria sui concorsi ordinari.
Cancellata riserva dei posti per i docenti precari triennalisti nei concorsi ordinari
Veniva consentito ai docenti precari triennalisti delle secondarie, in buona sostanza, di poter accedere ad una riserva di posti fissata nell’ordine del 10 per cento dei posti messi a concorso. Tale corsia preferenziale veniva concessa ai docenti precari che vantassero almeno un anno di servizio nella stessa tipologia di insegnamento a cui si riferiva il concorso, anche se privi di abilitazione o di altri requisiti come, ad esempio, i 24 CFU.
La cancellazione della riserva dei posti trova giustificazione nell’istituzione del concorso straordinario riservato, il cui accesso verrà impedito ai colleghi più giovani che non possiedono almeno 3 anni di servizio.
Concorso straordinario e la riserva dei posti nei concorsi ordinari per i precari triennalisti
Come sottolinea ‘Italia Oggi’, però, la cancellazione della riserva di posti rischia di vanificare lo scopo del decreto legge, vale a dire agevolare il riassorbimento dei docenti precari con più di 36 mesi di servizio, i quali, secondo la normativa europea, devono essere assunti a tempo indeterminato o indennizzati.
Il mantenimento della riserva di posti, specialmente se da transitoria fosse divenuta strutturale, avrebbe rappresentato una soluzione opportuna al problema del riassorbimento dei posti. Si deve, invece, sottolineare come il concorso straordinario rappresenti solamente una soluzione ‘una tantum’. Un’altra possibile soluzione sarebbe quella di valorizzare il punteggio di servizio anche ai fini del concorso ordinario.