La Flc-Cgil ha risposto all’Onorevole Luigi Marattin (Italia Viva) con tono polemico in merito alla questione riguardante il rinnovo del contratto della scuola e gli aumenti stipendiali per il personale docente e Ata. In un comunicato, il sindacato ricorda il fallimento della politica dei bonus lanciata dalla legge 107, meglio conosciuta come Buona Scuola, oltre al fatto che la priorità del governo deve essere quella di trovare al più presto le risorse per retribuire in maniera dignitosa il personale che lavora nelle scuole. Flc-Cgil invita, quindi, l’esponente del partito di Matteo Renzi ad impegnarsi di meno in dichiarazioni astratte e a dedicarsi di più ai fatti concreti. Ecco il testo del comunicato.
Flc-Cgil polemizza con Luigi Marattin (Italia Viva)
‘Dal fallimento della politica dei bonus della Legge 107 l’Onorevole Marattin non sembra aver imparato molto. Vogliamo ricordargli che i lavoratori della scuola, con una media retributiva annua di 28.400 euro, sono tra i meno pagati non solo rispetto ai colleghi europei (-20%), ma anche rispetto agli altri lavoratori pubblici italiani (la cui media retributiva è di 34.400 euro).
La priorità è trovare le risorse per retribuire dignitosamente tutti quei docenti ed ATA che quotidianamente, in condizioni difficilissime, assicurano al nostro Paese l’esercizio del diritto all’istruzione.’
‘Meno dichiarazioni astratte e più fatti concreti’
‘Purtroppo, però, – prosegue la nota Flc-Cgil – le promesse si sprecano ma i fatti languono. Infatti, nella Legge di Bilancio in discussione in Parlamento, sono previsti aumenti di appena 80 euro medi per il personale del comparto Istruzione e Ricerca neanche sufficienti a coprire la perdita del potere d’acquisto cumulata negli ultimi anni.
E allora vorremmo che i nostri politici, a partire dall’On. Marattin, si impegnassero meno in dichiarazioni astratte e di più in fatti concreti, assicurando al sistema scolastico italiano e al suo personale, – conclude il comunicato – finanziamenti degni di un Paese moderno e civile.’