Scuola, Miur verso Maturità 'lampo': il nodo cruciale è la valutazione
Scuola, Miur verso Maturità 'lampo': il nodo cruciale è la valutazione

Come vi abbiamo relazionato in precedenza, il Decreto Scuola entra oggi nella sua fase più ‘calda’ con l’esame degli emendamenti. La maggioranza ne presenterà ben 13, confermando l’intenzione di apporre delle modifiche al testo già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 ottobre.
Come ha fatto notare il quotidiano economico ‘Il Sole 24 ore’, una delle novità di rilievo è rappresentata dalla cosiddetta norma ‘taglia supplenze’, proprio perché studiata dal Governo con lo scopo di ridurre sensibilmente le cattedre che resteranno deserte dopo le operazioni riguardanti le immissioni in ruolo.

Emendamenti al Decreto Scuola: spicca la cosiddetta norma ‘taglia supplenze’

Gli USR potranno bandire una cosiddetta ‘chiamata veloce’, da effettuarsi entro il 15 settembre, per coprire i posti rimasti scoperti per la mancanza di candidati ‘titolati’. A tale ‘call’ potranno rispondere, così, non solamente i vincitori dei precedenti concorsi ancora in attesa di una cattedra ma anche gli iscritti alle graduatorie ad esaurimento nelle altre regioni. In ogni caso, la priorità spetterà, naturalmente, a chi ha vinto i concorsi precedenti.
Tra le altre proposte di modifica, quella relativa all’accesso al concorso ordinario e a quello straordinario (solo per i posti relativi al sostegno) per i docenti iscritti al quarto ciclo TFA sostegno, seppure con riserva fino all’ottenimento del titolo di specializzazione. L’ammissione riguarderà anche i docenti che stanno maturando, nell’anno in corso, il terzo anno di precariato.

Lucia Azzolina su riapertura graduatoria III fascia e trasformazione graduatorie di istituto in graduatorie provinciali

L’emendamento più atteso, però, è quello già anticipato dal sottosegretario al Miur, Lucia Azzolina, che da una parte trasforma le graduatorie d’istituto in graduatorie provinciali e dall’altra provvede alla riapertura della graduatoria di terza fascia per i non abilitati.
Lo ha spiegato la stessa deputata grillina nel corso di una diretta su Facebook. Lo scopo è quello di ‘Evitare che le segreterie scoppino visto che alcune scuole hanno ricevuto anche 30mila Mad, evitare che i titoli vengano valutati in maniera diversa gli stessi titoli e consentire ai docenti di non limitarsi a indicare 10 o 20 scuole ma concorrere sull’intero ambito provinciale’.