Stipendi scuola e assunzioni docenti ultime notizie: intervista ESCLUSIVA a Rossano Sasso (2^ parte)
Stipendi scuola e assunzioni docenti ultime notizie: intervista ESCLUSIVA a Rossano Sasso (2^ parte)

Sui social si respira aria di rassegnazione in merito agli aumenti stipendiali che verranno ‘riservati’ al personale scolastico in sede di rinnovo contrattuale. Dagli ‘aumenti a tre cifre’ di cui si parlò lo scorso mese di aprile, secondo l’intesa Miur-sindacati, si è passati ad incrementi decisamente più contenuti in base alle risorse che sono state stanziate nella legge di bilancio 2020. L’argomento è stato tirato in ballo anche dall’onorevole Rossano Sasso (Lega) nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di ‘Orizzonte Scuola’. Il deputato leghista si è permesso di suggerire una ‘soluzione’ per far si che gli aumenti stipendiali per il personale scolastico possano essere più consistenti.

Aumenti stipendiali di 30 euro netti, la Lega ‘provoca’: ‘Prendiamo i soldi che servono dal reddito di cittadinanza’

Si parla di trenta euro netti – ha dichiarato Sasso, sottolineando comunque di non essere neppure sicuro che saranno quelli, a meno che il ministro Fioramonti non riesca ad ottenere quello che chiede.
Il deputato del partito del Carroccio, poi, lancia la provocazione: ‘Basterebbe prendere i soldi dal reddito di cittadinanza, almeno un miliardo, per aumentare e rinnovare lo stipendio. Lui aveva chiesto due miliardi per scuola e università e per dare un aumento di stipendio di tre cifre, quindi…’
Rossano Sasso ammette di aver votato pure lui il reddito di cittadinanza in quanto ci credeva, salvo poi accorgersi che il sussidio viene intascato dalla ‘maggior parte dei delinquenti della mia regione’.

Sasso: ‘Fioramonti è una brava persona ma…’

Il deputato pugliese, inoltre, non perde occasione per rimarcare il fatto che lo scopo principale del reddito di cittadinanza, ovvero quello di trovare anche un lavoro a chi ne ha fatto richiesta, è fallito.
‘Il ministro Fioramonti è una brava persona – ha dichiarato Sasso – Aveva chiesto due miliardi per scuola e università, pena le proprie dimissioni. Io gli ho espresso la mia solidarietà – conclude il deputato leghista – perché non li vedrà mai.’