La gabbia del D.Lvo 29/93
La gabbia del D.Lvo 29/93 ignorata da chi deve decidere. Occorre superarlo per la scuola. Diversamente...

La gabbia del D.Lvo 29/93 che impedisce un aumento significativo, ignorata dai sindacalisti e dai politici. Le diverse responsabilità nel mantenimento di questo status quo che si alimenta di chiacchiere inutili. Le ragioni di una fuoriuscita dal Decreto sono di natura culturale e professionale.

La gabbia del D.Lvo 29/93 dimenticata da sindacati e politici

La gabbia del D.Lvo 29/93 che vincola  gli aumenti contrattuali al tasso di inflazione non reale, ma programmata è intenzionalmente ignorata dai sindacalisti e dai politici in genere. Lascia perplessi la componente sindacale, che ad ogni tornata contrattuale parla di riconoscimento sociale ed economico dei docenti, di adeguamento degli stipendi a quelli europei, dimenticando intenzionalmente che gli obiettivi sono in partenza impossibili, in presenza del suddetto decreto.
Discorso a parte i politici. Le loro affermazioni hanno lo scopo di parlare spesso alla pancia, bypassando la razionalità che rimanda necessariamente alla conoscenza del quadro normativo. In molti casi si ha il fondato sospetto che essi non conoscano la legislazione vigente.
Si rimane perplessi, invece quando le affermazioni di aumenti sono fatte da insegnanti-politici come C. Sgambato responsabile Pd per la scuola. L’esponente del Partito di Zingaretti ha ipotizzato aumenti fino a 2150€ l’anno. Lo stesso imbarazzo è prodotto da  personalità che assumono la funzione di Ministro, che dovrebbero conoscere il D.Lvo 29/93 e quindi astenersi da annunci vuoti e inutili.

Il D.Lvo 29/93 ha ‘impiegatizzato’ i docenti

Quando fu varato il Decreto Legislativo 29/93 venne fatta un’operazione di omologazione al ribasso tra tutti i comparti del pubblico impiego. Fu ignorata ogni specificità! Tutti cambiarono profilo giuridico, divenendo ope legis impiegati statali, compresi i docenti.
La decisione seguì quella della regolamentazione del diritto allo sciopero (L.146/90). Entrambi i provvedimenti costituirono la risposta della controparte che aveva dovuto accettare obtorto collo, ad esempio, per la scuola un contratto oneroso(1998-2000). Si ebbe un aumento medio di 500.000 Lire, in percentuale corrispose a un + 23%.

Le ragioni di un contratto extra

Detto questo quali sono le ragioni che giustificano un contratto extra D. L.vo 29/93 e quindi uno stato giuridico diverso da quello di impiegati pubblici?
La prima risiede nel ruolo strategico riconosciuto alla scuola. A parole commentatori, esperti e politici concordano sulla delicatezza della sua azione. Ogni giorno, infatti gli insegnanti si rapportano con alunni e ragazzi che pongono la prospettiva come contesto formativo. Da qui la cura verso tutta la persona, che in assenza di riconoscimenti sociali ed economici, molti insegnanti già mettono al centro della loro azione didattica. Da qui il loro impegno che spesso si dilata in quella zona del gratuito, costituita da una molteplicità di impegni e che purtroppo favorisce il profilo missionario.
A questa responsabilità formativa, aggiungo anche quella afferente la Culpa in vigilando, relativa alla responsabilità civile e penale (art. 2048 c.c.). In questo elenco non bisogna dimenticare l’esposizione dei docenti allo stress e quindi al burnout che il Ministero stenta a riconoscere come una malattia professionale.
Solo questi pochi aspetti richiederebbero un profilo docente non contaminato da elementi impiegatizi. E invece si sceglie di mantenere lo status quo, confermando il valore reale dato a tutto il sistema scolastico, vicino allo zero!