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Botta e risposta tra la deputata del Movimento 5 Stelle, Flora Frate, e il Presidente della Commissione Cultura al Senato, Mario Pittoni. L’argomento di discussione è, ancora una volta, il decreto scuola ed in modo particolare la stabilizzazione dei docenti di religione.
Il senatore Pittoni ha invitato la deputata pentastellata a non farsi prendere in giro dai suoi colleghi di partito.

Pittoni: ‘Onorevole Frate, non si faccia prendere in giro dai suoi colleghi’

‘Se si parla di stabilizzazione degli insegnanti di religione – scrive Pittoni – frasi come “…le risorse non sono mai abbastanza. Come al solito la coperta è troppo corta” sono fuori luogo. Nel settore, infatti, non esistono e non sono mai esistiti problemi di copertura finanziaria per il semplice motivo che tali docenti, in deroga all’ordinamento generale, godono della progressione di carriera come quelli di ruolo, pur essendo in servizio come “incaricati” con contratto a tempo determinato. Conseguentemente – prosegue il senatore della Lega – sia all’atto della nomina in ruolo che in seguito impegnano sostanzialmente la stessa spesa dei precari. I docenti di religione sono in rivolta contro l’emendamento Toccafondi al decreto Scuola, in quanto – a differenza della nostra proposta e senza alcuna giustificazione – mette di fatto fuori gioco buona parte dei precari, da quindici anni in attesa di poter accedere al ruolo’.>

La risposta della deputata Flora Frate (M5S)

Immediata la risposta dell’esponente del Movimento 5 Stelle.
‘Sono d’accordo con il collega e Presidente Mario Pittoni quando dice che stabilizzare i precari di religione non ha nessun costo per lo Stato. La mia dichiarazione, non a caso, verteva su un ragionamento più complessivo, con chiaro riferimento ai concorsi ed a quanto si spende per selezionare in ingresso docenti che lavorano da tanti anni e che dovrebbero essere invece valutati per questo. Quale merito migliore se non il lavoro svolto sul campo. Uno dispendio di risorse – un concorso con tre prove- che potrebbe essere diversamente impiegato.
Ma a questo punto faccio una proposta al mio collega Pittoni: perché il Presidente della commissione Lavoro, della Lega, non sblocca la Proposta di Legge Frate – Angiola, incardinata da febbraio scorso? Potrebbe dare risposte concrete a 24 mila insegnanti di religione. Se siamo d’accordo, basta una giornata di lavoro.’