L’approvazione finale del decreto legge ‘salvaprecari’ è prevista per domani, lunedì 2 dicembre, così come confermato dalle parole del sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Tuttavia, restano in bilico alcune questioni di particolare importanza. Lo ha sottolineato il sindacato Anief, attraverso una nota ufficiale: su alcuni emendamenti, infatti, si è optato per un ‘ulteriore approfondimento anche per riflettere sulle coperture finanziarie’. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, avrebbe posto dei veti su alcuni aspetti come quelli riguardanti l’assegnazione dei posti che si andranno a liberare a seguito dei pensionamenti effettuati tramite la misura di anticipo pensionistico “Quota 100”; l’inclusione nel concorso per Dsga degli assistenti amministrativi facenti funzione da almeno tre anni; la trasformazione dei contratti sottoscritti dai maestri con diploma magistrale con sentenza negativa in supplenze con scadenza 30 giugno.
Decreto scuola, i ‘dubbi’ del MEF
Per quanto riguarda Quota 100, i dubbi del MEF verrebbero dal fatto che quei posti sono già riservati alle assunzioni degli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022. Per quanto concerne, invece, i diplomati magistrale, si teme che la previsione secondo cui i contratti dei diplomati magistrale con sentenza negativa verrebbero trasformati in supplenza al 30 giugno e compensati dalla assunzione giuridica dei docenti aventi diritto dalle GaE potrebbe essere emulata in altri settori, primo fra tutti l’Università.
Parere contrario anche per la formulazione del decreto relativo al concorso riservato DSGA al quale dovrebbero accedere anche assistenti amministrativi facenti funzione da almeno tre anni, senza laurea. Per altri emendamenti, inoltre, il Mef, avrebbe chiesto o la relazione tecnica o di specificare meglio alcuni passaggi.
Anief non ci sta: ‘Parlamento approvi tutte le notifiche richieste’
Anief giudica assurda tale presa di posizione. Il presidente del sindacato, Marcello Pacifico ha commentato: ‘Chiediamo al Parlamento di approvare tutte le notifiche richieste, stabilizzando il personale Ata, assumendo su tutti i posti vacanti, impedendo il licenziamento di chi ha superato l’anno di prova. Perché si deve continuare a risolvere le cose solo nelle aule di giustizia?’.