Diverse sono le tipologie di aspettativa da poter richiedere. In particolare, tra le aspettative senza assegni e quindi non retribuite, un discorso a sé merita l’aspettativa per motivi di lavoro. Casistica questa che il comparto scolastico prevede e disciplina specificamente.
Quando richiedere l’aspettativa per motivi di lavoro
L’aspettativa per motivi di lavoro può essere richiesta “per realizzare l’esperienza di una diversa attività lavorativa o per superare un periodo di prova”. Questo è quanto si legge nel CCNL comparto scuola, tuttora valevole.
Viene aggiunto inoltre che il dipendente scolastico può stipulare altro contratto di lavoro presso altra amministrazione pubblica o ente pubblico, o presso soggetti privati.
Va detto comunque che l’amministrazione pubblica o l’ente pubblico devono essere diversi dal comparto scolastico. Mentre, laddove si tratti di soggetti privati, l’esempio classico è quello delle scuole non statali, paritarie o private.
Precisazioni
Alcune precisazioni importanti vanno fatte:
- L’interessato che intende richiedere l’aspettativa per motivi di lavoro dovrà presentare al dirigente scolastico la specifica domanda corredata di motivazione.
- Questa tipologia di aspettativa, in quanto non retribuita, non ha validità giuridica, e quindi il periodo durante il quale se ne usufruisce non verrà valutato né ai fini dell’anzianità di servizio né ai fini della progressione di carriera.
- Può essere richiesta indistintamente da chi si trova in regime di tempo pieno o part-time. Rappresenta infatti un diritto rivolto a tutto il personale scolastico.
- Può essere richiesta anche per una durata inferiore all’anno scolastico e, in ogni caso, può essere sospesa in ogni momento dal diretto interessato, specificandone sempre al dirigente scolastico le opportune motivazioni di tale scelta revocatoria.
Il modulo per richiedere qualsiasi tipo di aspettativa può essere fornito dalla segreteria scolastica di riferimento.