Scuola, sostegno ultime notizie: nota Miur su formazione docenti con o senza specializzazione

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Il Ministero dell’Istruzione ha provveduto a pubblicare la nota avente come oggetto: ‘Formazione docenti per le attività di sostegno e tutor anno scolastico 2019/2020. Assegnazione delle risorse finanziarie e progettazione delle iniziative formative’. La nota ministeriale in questione è la N. 2215 del 26 novembre.

Nota Miur su formazione docenti sostegno con o senza specializzazione

All’interno della nota si sottolineano le problematiche legate alla carenza dei docenti di sostegno specializzati e all’impatto che hanno avuto sulla continuità didattica degli studenti. Al riguardo si stanno definendo strategie di medio periodo (attivazione di corsi di specializzazione, procedure concorsuali di reclutamento, ridefinizione degli organici, ecc.), ma, nel frattempo, è indispensabile intensificare l’attività di supporto e di formazione per il personale impegnato nei processi di inclusione a partire da quei docenti che ricoprono incarichi su posti di sostegno, pur essendo sprovvisti di uno specifico titolo di specializzazione.
La nota fornisce indicazioni per moduli formativi di base (per docenti) e di secondo livello (per tutor).
I destinatari prioritari della formazione sono quelle figure (funzioni strumentali, docenti di sostegno con esperienza, tutor) che possono sostenere all’interno della scuola ulteriori attività di consulenza, formazione e supporto alla progettazione da rivolgere ai docenti, specie quelli di sostegno sprovvisti di titolo.
L’intervento vorrebbe trasformarsi in una sorta di occasione di “lavoro sul campo” dell’inclusione, in forma di supporto operativo e diretto ai docenti di sostegno in servizio impegnati nella loro complessa azione didattica, collocata spesso tra la necessità di fornire risposte specialistiche ad ogni singolo caso ed un altrettanto necessario coinvolgimento nelle dinamiche inclusive della classe.

Il docente di sostegno, come più volte afferma la norma, è assegnato alla classe e non al singolo alunno.

Con le risorse messe a disposizione diventa possibile organizzare in ogni provincia italiana da 1 a 4 moduli formativi di secondo livello, rivolti ai docenti referenti/tutor per ogni istituzione scolastica, con precedenza per quelli formati nel biennio 2015-2016 per svolgere la funzione di coordinatori dell’inclusione.
Una parte delle risorse finanziarie assegnate al modulo formativo sarà riservato ad un riconoscimento (parziale) per le attività di tipo tutoriale da svolgere a scuola, come modalità di partecipazione attiva alla formazione. E’ evidente che ulteriori incentivi possono essere deliberati dalle scuole, come riconoscimento delle forme di impegno e tutoraggio attivo (fondo per il miglioramento dell’offerta formativa ecc.).

Docenti sostegno senza titolo di specializzazione: formazione

Le attività formative di base per i docenti di sostegno, a partire da quelli sprovvisti di titolo, si compongono sia di moduli formativi territoriali (da attivare con fondi ordinari), sia di attività di supporto e tutoraggio nelle scuole di servizio attivati dalle figure di cui si parla nella nota.
Quali saranno i possibili contenuti dei moduli formativi?

Un primo modulo formativo dovrà vertere sul senso di innovazione e sulle ricadute che essa avrà nell’organizzazione e nella realizzazione dei processi di inclusione scolastica. In particolare, in ossequio alla norma, le scuole dovranno fare riferimento alla prospettiva, ovvero all’impianto culturale e concettuale del modello bio-psico-sociale alla base dell’ICF, anche con riferimento ai fattori contestuali, agli strurnenti e alle strategie, alla modalità della loro organizzazione, che in qualità di facilitatori possono migliorare il processo di inclusione degli studenti con disabilità.
Un secondo modulo riguarderà l’inclusione scolastica in classe, mentre il terzo modulo potrà interessare il tema della valutazione. Il quarto modulo potrà interessare il tema delle tecnologie informatiche e l’utilizzo dei software dedicati.
Le attività di primo livello, per i docenti, potranno adottare la medesima impostazione metodologica. con moduli tematici di cui almeno 10 ore di lezione a cura di esperti e 15 ore di tutoraggio affidate a docenti coordinatori dell’inclusione.
Le attività formative di secondo livello coinvolgono i docenti di sostegno o referenti o coordinatori dell’inclusione, nella misura di un rappresentante per ogni scuola, che si dovrà poi impegnare a svolgere funzioni di tutoraggio e supporto ai colleghi nelle scuole di appartenenza. I moduli accolgono mediamente 50 partecipanti ed hanno una durata-standard di 25 ore (di cui 10 di attività formative in presenza e 15 ore di laboratorio presso le scuole di appartenenza).
Ulteriori iniziative formative saranno previste con fondi PON dedicati. Le iniziative formative avviate a valere su fondi PON, dovranno prevedere, invece, moduli formativi di 30 ore e la necessaria compresenza di esperti e tutor.

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