Sanificazione
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Internalizzazione ex LSU, appalti pulizie nelle scuole: le assunzioni come collaboratori scolastici sono ormai prossime. Il decreto è stato firmato, il Mef lo ha approvato e adesso si attende l’ultimo passaggio, quello alla Corte dei Conti. Ieri abbiamo comunicato le novità principali previste dopo la firma del decreto scuola, tra cui lo slittamento delle assunzioni al 1 marzo. I requisiti per essere ammessi alla procedura restano invariati.

Assunzioni stop appalti di pulizie: le novità

Posto che le assunzioni come Personale ATA dopo lo stop appalti di pulizie sono fissate in 11.263 posti e che vi sono dei limiti di spesa, una delle novità del decreto è legata agli eventuali posti residuati dalla procedura. Cosa accadrebbe in tal caso? I posti residui saranno utilizzati per assumere gli stessi lavoratori in una provincia diversa da quella in cui hanno partecipato, ma che presentava posti insufficienti per tutti. Questi posti residuati sono destinati anche a chi è stato assunto part time. Per poter essere assunti in provincia diversa sarà necessario presentare domanda volontaria, che permetterà l’accesso ad un’apposita graduatoria nazionale formulata sulla base del punteggio già acquisito.

Mobilità straordinaria nel 2020/21 e nuova procedura

Che succede se dopo le assunzioni degli ex LSU in provincia diversa, vi sono ancora dei posti residui degli 11.263 previsti? In tal caso, nell’anno scolastico 2020/21 sono previste operazioni di mobilità straordinaria a domanda. Nel frattempo, i posti e le ore residuati vengono coperti con supplenze del personale iscritto nelle graduatorie vigenti.

Nell’eventualità che dopo le assunzioni da graduatorie provinciali e nazionale e la mobilità vi siano ancora posti residui, il Miur potrà avviare un’altra procedura selettiva per assumere il personale dal 1° gennaio 2021 (con requisiti diversi).

Assunzioni part time

Le assunzioni possono essere effettuate anche in part time. Queste non potranno essere trasformati in rapporti full time, né potrà esserne incrementato il numero di ore lavorative, a meno che non vi siano risorse certe e stabili derivanti da cessazioni a qualsiasi titolo del personale assunto.