Scuola, graduatorie di istituto seconda e terza fascia provinciali: cosa cambia con il Decreto Istruzione

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Il Decreto Scuola porterà diverse novità per quanto concerne le graduatorie di istituto di seconda e di terza fascia: come già annunciato nei giorni scorsi, infatti, è prevista la riapertura della terza fascia delle graduatorie di istituto. In particolare, potranno inserirsi nelle graduatorie i docenti, comunque già inseriti, che saranno chiamati a far valutare nuovi titoli e servizi oppure cambiare provincia; inoltre, si potranno inserire quei docenti in possesso dei titoli previsti dall’articolo 5, comma 1, lettera b), e comma 2, lettera b), del Decreto Legislativo 59/2017.

Decreto Scuola, aggiornamento e riapertura graduatorie di istituto

L’aggiornamento e la riapertura delle graduatorie di seconda e terza fascia è previsto per la primavera del 2020: in seconda fascia potranno iscriversi i docenti in possesso dell’abilitazione, non inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento o se inseriti nelle Gae con riserva.

I docenti che vorranno inserirsi nella terza fascia delle graduatorie di istituto (quindi non coloro che risultano già inseriti), dovranno essere in possesso di laurea e 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Secondo la nuova normativa, inoltre, anche per gli ITP sono necessari, oltre al diploma, i 24 CFU.

Graduatorie di istituto: la trasformazione in graduatorie provinciali

Con l’approvazione di un emendamento ad hoc al Decreto Scuola, le graduatorie di istituto si trasformeranno in graduatorie provinciali. Ne deriva che non sarà più necessario scegliere un numero di scuole ma si parteciperà alle supplenze da conferire in tutti gli istituti della città. La convocazione del docente avverrà dopo che saranno espletate le operazioni di conferimento delle supplenze dalle Graduatorie ad Esaurimento. L’emendamento riguarda le supplenze al 31 agosto e al 30 giugno.
Per quanto riguarda le supplenze brevi, invece, dovrebbe restare a 20 il limite delle scuole da poter scegliere. È opportuno ricordare che il Decreto Scuola dovrà passare ancora l’esame del Senato e dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 29 dicembre affinché possa entrare ufficialmente in vigore.

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