Il Ministero dell’Istruzione ha provveduto ad emettere la nota N. 2260 del 5 dicembre, facente riferimento al ruolo e alle funzioni del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD) del MIUR e delle Istituzioni scolastiche ed educative statali. L’Amministrazione Centrale ha fornito delle nuove indicazioni in merito, invitando a riconoscere ‘il RTD del MIUR quale unico responsabile per la transizione digitale’ e a far decadere le eventuali nomine a RTD effettuate nelle diverse Istituzioni scolastiche ed educative. Ecco il testo della nota ministeriale.
Nota Miur del 5 dicembre riguardante le indicazioni circa il ruolo e le funzioni del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD) del MIUR e delle Istituzioni scolastiche ed educative statali
Come è noto, l’art. 17 del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82, “Codice dell’Amministrazione Digitale” (di seguito, “CAD”), modificato da ultimo con i decreti legislativi n. 179 del 2016 e n. 217 del 2017, prevede che le Pubbliche Amministrazioni “garantiscono l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell’amministrazione definite dal Governo” ed inoltre che “attribuiscano ad un Ufficio dirigenziale generale l’attuazione delle linee strategiche per la loro riorganizzazione e digitalizzazione”.
Il Dirigente responsabile di tale Ufficio coincide con il Responsabile della transizione digitale (di seguito, “RTD”), con compiti di “coordinamento strategico dello sviluppo dei sistemi informativi di telecomunicazione e fonia”, “indirizzo e coordinamento dello sviluppo dei servizi, sia interni che esterni forniti dai sistemi informativi di telecomunicazione e fonia dell’amministrazione” che deve altresì possedere “adeguate competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali e risponde, con riferimento ai compiti relativi alla transizione, alla modalità digitale direttamente all’organo di vertice politico”, ai sensi dell’art. 17, comma 1-ter del CAD.
In conformità a quanto indicato dalla succitata normativa nonché dalla Circolare adottata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione del 1 ottobre 2018, n. 3, questo Ministero – con Decreto Ministeriale n. 529 del 1 agosto 2017 – ha individuato il proprio RTD nella persona del Direttore generale della Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica. Alla luce della ratio sottesa nell’art. 17 del CAD e con particolare riferimento a quanto previsto al comma 1-septies dello stesso in merito alla possibilità di esercitare le funzioni di RTD in forma associata, l’Amministrazione – anche a seguito delle interlocuzioni intercorse con AGID – ha ritenuto opportuno che il Responsabile della Transizione Digitale del MIUR ricopra tale ruolo anche per le Istituzioni scolastiche ed educative.
La Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica già si occupa, inter alia, della pianificazione nonché dell’attuazione delle linee strategiche per la digitalizzazione dei processi dell’Amministrazione e delle Scuole. Tale soluzione è quindi finalizzata a valorizzare gli interventi di sviluppo tecnologico già posti in essere dall’Amministrazione coerentemente con il ruolo del MIUR quale soggetto abilitante il percorso di trasformazione digitale del settore Istruzione.
Le figure e le funzioni organizzative già previste ed operative nelle Scuole (ad es. Animatori digitali; Team per l’innovazione digitale, ecc.) opereranno anche in sinergia rispetto al coordinamento centralizzato del RTD, per una partecipata attuazione degli indirizzi strategici del MIUR.
Tenuto conto di quanto sopra, le Istituzioni scolastiche ed educative che abbiano eventualmente nominato un RTD, sono invitate ad adeguarsi a quanto indicato nella presente nota e, per l’appunto, a far decadere le nomine effettuate, riconoscendo il RTD del MIUR quale unico responsabile per la transizione digitale. Per effetto di tali correttivi sarà quindi avviata, in collaborazione con AGID, un’attività di aggiornamento dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni finalizzata ad apportare le necessarie modifiche nelle sezioni dell’elenco dedicate agli Uffici per la Transizione al Digitale.