Scuola, immissioni in ruolo docenti 2020/21: cosa cambia con il Decreto Istruzione, la procedura

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Come avverranno le immissioni in ruolo dei docenti per l’anno scolastico 2020/2021 in relazione alle nuove normative che verranno introdotte con il Decreto Scuola, già approvato la scorsa settimana alla Camera? In buona sostanza, le operazioni per le immissioni in ruolo si svolgeranno secondo l’ormai consueta procedura che prevede lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento (al 50%) e quelle concorsuali 2016/8. I posti che non potranno essere assegnati con le Gae, passeranno ai concorsi 2016/2018.

Immissioni in ruolo anno scolastico 2020/2021, le novità secondo il Decreto Scuola

Per le graduatorie del concorso straordinario 2018, riservato ai docenti abilitati, ai sensi del comma 3 dello stesso articolo 17 del Decreto Legislativo 59/2017 si stabilisce che, al netto dei posti coperti con le graduatorie dei concorsi ordinari banditi nel 2016, viene destinato il 100% dei posti per gli anni scolastici 2018/9 e 2019/20, l’80% per gli anni scolastici 2020/1 e 2021/2, il 60% per gli anni scolastici 2022/3 e 2023/4, il 40% per gli anni scolastici 2024/5 e 2025/6, il 30% per gli anni scolastici 2026/7 e 2027/8 e il 20% per i bienni successivi, sino a integrale scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale.
Per quanto concerne la scuola secondaria, si passerà successivamente alle assunzioni da concorso straordinario 2020, a cui spettano il cinquanta per cento dei posti rimasti dalla fase precedente, sino ad arrivare alla copertura della graduatoria da 24mila posti.
La validità delle graduatorie di merito 2016 è diventata quinquennale in quanto sono state prorogate di un altro anno, elenco idonei compreso.

La ‘call veloce’

La principale novità del Decreto Scuola è rappresentata dalla cosiddetta ‘call veloce, secondo la quale i docenti delle GaE e quelli inseriti nelle graduatorie dei concorsi 2016 e 2018 potranno presentare domanda per essere immessi in ruolo in territori diversi da quelli riguardanti le graduatorie ove sono attualmente inseriti. Ciascun candidato avrà la possibilità di scegliere una o più province di una medesima regione, per ciascuna graduatoria di provenienza.
Le operazioni relative alle immissioni in ruolo con la ‘call veloce’ dovranno concludersi entro il 10 settembre di ciascun anno scolastico.
I docenti inseriti nelle graduatorie e negli elenchi aggiuntivi del concorso 2016 e 2018 (infanzia, primaria e secondaria) possono, previa presentazione della domanda, essere inseriti in una fascia aggiuntiva ai concorsi straordinario 2018 per infanzia e primaria e straordinario 2018 secondaria per docenti abilitati, anche in regioni diverse da quella di pertinenza della graduatoria o dell’elenco aggiuntivo di origine.
Dall’anno scolastico 2020/1, scatta il vincolo quinquennale di permanenza nella scuola per cui non sarà possibile partecipare alle operazioni di mobilità, assegnazione provvisoria o utilizzazione prima che siano trascorsi i 5 anni di effettivo servizio nella scuola di titolarità. La normativa non riguarda i docenti che si ritroveranno in situazioni di esubero o sovrannumero.

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