Accordo tra Ministero dell’Istruzione e sindacati in merito ai concorsi ordinario e straordinario indicati nel Decreto Scuola: la pubblicazione dei due bandi dovrà avvenire entro i primi giorni di febbraio. Per effetto di questo accordo, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals hanno sospeso lo stato delle agitazioni proclamato in precedenza.
Concorsi ordinario e straordinario, accordo Miur-sindacati
La conciliazione tra il dicastero di Viale Trastevere e le sigle sindacali ha sancito anche la data per il primo tavolo di confronto riguardante lo svolgimento dei concorsi, ovvero il 7 gennaio prossimo.
Come è noto, i nuovi concorsi porteranno circa 50mila docenti alla cattedra: al concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado potranno partecipare i prof con almeno 36 mesi di servizio (a partire dall’anno scolastico 2008/9). Per i posti di sostegno potranno partecipare, oltre ai docenti già specializzati, anche coloro che stanno svolgendo il corso di specializzazione. Al solo fine di ottenere l’abilitazione, è consentita la partecipazione dei prof delle paritarie e degli insegnanti dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP).
Nel verbale di conciliazione è stato incluso anche un riferimento al “sistema di istruzione unitario”.Miur e sindacati “convergono sulla necessità di consolidare il sistema unitario nazionale di istruzione, privo di differenziazioni regionali”.
Il commento di Maddalena Gissi (Cisl Scuola)
Maddalena Gissi, segretaria generale di Cisl Scuola, ha commentato: “Abbiamo ottenuto il tavolo per discutere dei bandi di concorso e delle regole: escluso quanto già previsto dal decreto, su questo argomento molto altro dovrà essere discusso a partire dalle prove, dalle valutazioni, dai posti e dalle classi di concorso. Abbiamo ottenuto l’apertura di un tavolo per la mobilità, per facilitarla e conquistato la necessità di abilitazioni strutturali, con cadenza periodica, aperte a tutti ad ogni livello. Per i facenti funzioni abbiamo aperto uno spiraglio: sarà costruita nel Milleproroghe per riportare la vicenda del titolo nell’ambito corretto”.