Il Decreto Scuola è stato approvato la scorsa settimana e verrà pubblicato il giorno 28 sulla Gazzetta Ufficiale: un provvedimento duramente contestato, che non ha mancato di sollevare polemiche e critiche. Una delle novità più importanti è quella rappresentata dalla riapertura delle graduatorie di istituto per i giovani laureati e la trasformazione in graduatorie provinciali per l’attribuzione delle supplenze annuali o al termine delle attività didattiche con un elenco per il sostegno.
Come sottolineato da un nota pubblicata da Anief, la rivoluzione interesserà circa 500mila docenti e 8mila scuole, un cambiamento che limiterà il ricorso alle MAD.
Graduatorie di istituto trasformate in ‘provinciali’
Le graduatorie di istituto verranno trasformate in liste ‘provinciali’, all’interno delle quali figureranno i docenti inseriti nella seconda fascia e nella terza fascia: lo scopo sarà quello di garantire la copertura di cattedre in organico di fatto al 31 agosto o al 30 giugno, sebbene la maggior parte di queste dovrebbe essere destinata ai ruoli, specialmente per quanto riguarda i posti di sostegno.
Novità anche per quanto concerne la gestione dei supplenti fuori Gae. Infatti, non bisognerà più scegliere un tot di scuole (20 con il limite di 10 per l’infanzia e primaria, di cui massimo due circoli didattici) ma il docente parteciperà alle supplenze da assegnare in tutti gli istituti della provincia. La convocazione arriverà solo dopo l’assegnazione delle supplenze da Gae. Tale normativa, però, riguarderà solo i contratti con scadenza 30 giugno e 31 agosto mentre per quanto concerne le supplenze brevi rimane il limite di tot scuole.
‘Bisogna cambiare il sistema del doppio canale di reclutamento allargandolo alle stesse graduatorie di istituto’
Anief lo considera sicuramente un passo in avanti nella gestione del personale precario: tuttavia, si sarebbe potuto andare oltre, prevedendo anche l’assunzione a tempo indeterminato dei precari di seconda e terza fascia (previo corso annuale abilitante obbligatorio) direttamente dalle nuove graduatorie di istituto provinciali.
Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha ricordato che ‘questa novità è frutto dell’azione incessante del nostro sindacato, che ha promosso la trasformazione delle graduatorie d’istituto in provinciali proprio per favorire la collocazione del personale precario sulle scuole e non limitarne la fattibilità a massimo 20 istituti. Detto questo, bisogna cambiare il sistema del doppio canale di reclutamento allargandolo alle stesse graduatorie di istituto. È una disposizione che potrebbe superare la supplentite, e rendere giustizia ai precari di seconda e terza fascia che coprono ogni anno le oltre 200.000 cattedre ogni anno’.