Continua la scia di polemiche in relazione all’approvazione del Decreto Scuola: il senatore Mario Pittoni ha pubblicato un breve messaggio sulla propria pagina Facebook, in cui viene sottolineata la ‘scorrettezza’ di presentare gli appelli dei precari della scuola come richiesta di ‘favori’. In un altro post, il Presidente della Commissione Cultura al Senato scrive: ‘Chi del Governo esprimerà solidarietà ai precari scuola che rischiano disoccupazione?’
I commenti ai post di Pittoni richiamano anche la vicenda relativa agli insulti e alle minacce di morte ricevuti dal sottosegretario al Miur, Lucia Azzolina. In uno di questi commenti, infatti, si legge: ‘Anche quello di far passare tutti i precari come dei folli che arrivano ad augurare la morte all’onorevole Azzolina. Ora, l’attenzione, infatti, si concentrerà non sulla ingiustizia e stoltezza di molti punti di questo decreto, ma solo sulle parole di alcuni idioti, che di sicuro non rappresentano la categoria e che sono, senza esitazione, da condannare.’
Pittoni: ‘Scorretto presentare gli appelli dei precari della scuola come richiesta di favori…’
Sempre in riferimento alle minacce ricevute dall’esponente pentastellata, si legge in un altro commento: ‘Azzolina colpisca chi l’ha minacciata non faccia generalizzazioni inopportune. I precari e i docenti di ruolo ingabbiati non condividono le Sue scriteriate idee! C’è un’intervista a SkyTg 24 dove parla di stabilizzazione dei precari, poi ha cambiato idea? Il “decreto ammazza precari” poteva essere evitato, la Sottosegretaria che è lacunosa in politica scolastica si deve prendere tutte le critiche. Chi l’ha minacciata ha errato, la Sottosegretaria non ha voluto cogliere gli emendamenti dell’opposizione in particolare del senatore Pittoni, persona equilibrata e vero conoscitore della politica scolastica, tutto ciò per non far incassare un risultato al partito di opposizione. Cosi facendo la Sottosegretaria ha danneggiato tanti docenti precari. Ora rimedi tacendo e facendo lavorare serenamente Ministro e sindacati ai tavoli tecnici.’
Un Natale diverso da quello che avrebbe voluto la scuola
C’è chi sostiene che le minacce di morte non vi siano state e che la deputata del Movimento 5 Stelle, ora, faccia la vittima ‘per far dimenticare quanta cattiveria ha vomitato lei sui precari’.
Insomma, sarà un Natale molto diverso da quello che il mondo della scuola avrebbe voluto vivere: purtroppo, di fronte a questa assurda baraonda politica, a farne le spese, come al solito, sono sempre gli stessi, i lavoratori onesti e ligi al dovere, sempre pronti ad onorare il loro servizio, quell”onesta professione’ vendittiana che, molto spesso, viene relegata in un angolo e scarsamente considerata.