Un articolo de ‘Il Messaggero’ ha riportato la notizia del riconoscimento, da parte del Tar di Napoli, di un risarcimento pari a 300 euro al mese per una ragazza gravemente disabile che aveva solo 12 ore settimanali di sostegno a fronte delle 40 spettanti di diritto. Una sentenza che potrebbe aprire le porte ad una vera e propria valanga di risarcimenti. Facendo una stima, in merito ai possibili ricorsi presentati dalle famiglie dei ragazzi senza sostegno, si calcola che il Miur dovrebbe sborsare una cifra intorno ai 500 milioni di euro all’anno.
La sentenza del Tar di Napoli: Miur condannato al risarcimento
Si sottolineano le carenze croniche per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno: uno su tre è precario, i posti in deroga sono oltre 50mila su circa 150mila complessivi.
Nell’anno scolastico in corso, infatti, gli studenti con disabilità di vario tipo e comunque tutti aventi diritto al sostegno sono circa 260mila: la metà presenta una disabilità grave quindi dovrebbe avere un docente di sostegno al fianco, con un rapporto di 1 a 1. L’altra metà, quindi circa 130mila ragazzi, dovrebbe avere il sostegno con un rapporto di un docente per due studenti.
Anief: ‘Le famiglie costrette a chiedere l’intervento del giudice per un risarcimento’
Come sottolineato dal presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, i conti non tornano: ‘Stimiamo che circa un ragazzo su tre con disabilità non ha tutte o in parte le ore di sostegno a cui avrebbe invece diritto. Si susseguono sempre più frequentemente i ricorsi in tribunale da parte di famiglie che vogliono far valere i loro diritti e i giudici non possono che avallare le richieste di assegnazione dell’organico in base alla certificazione dell’alunno e alle necessità riscontrate attraverso la stesura del PEI, piano educativo individuale. Tante decine di migliaia di famiglie con alunni disabili si ritroveranno sempre più costrette a chiedere l’intervento di un giudice e il legittimo risarcimento, che va dai 300 ai mille euro: si aggira sui 500 euro al mese di media’.
Ancora lontani da una soluzione
Purtroppo, si è ancora lontani da una soluzione del problema nonostante nella Legge di Bilancio 2020, sia stato previsto il consolidamento in organico di diritto di 1000 posti sul sostegno, tra quelli che ogni anno vengono assegnati in deroga quindi a supplenza. Mille posti, però, sono un’inezia, tenendo conto soprattutto del fatto che, purtroppo, i ragazzi che necessitano di sostegno sono in costante aumento.