La deputata pentastellata, Flora Frate, ha scritto un lungo post sul proprio profilo Facebook all’interno del quale ha commentato le dimissioni del ministro Fioramonti, collega di partito. All’interno del messaggio, la ‘grillina’ non ha mancato di apprezzare la compostezza e la serietà del ministro, anche se ammette di non essere stata d’accordo su molte cose e di averne parlato con lui in privato e non nascondendolo nemmeno pubblicamente.
‘Sulle tue dimissioni dico, con schiettezza e senza remore, una sola cosa: hai fatto bene!’ scrive Flora Frate. ‘E non per quella “soglia di galleggiamento” di cui tu parli. Certo, alla scuola sono state destinate meno risorse di quelle auspicate, ma è innegabile, comunque, una inversione di tendenza. Per la prima volta, dopo un lungo ciclo, si discute di quanti soldi mettere in più e non di quanti tagliarne ulteriormente.’
Decreto scuola la vera sconfitta, tutta politica
Flora Frate si toglie qualche sassolino dalle scarpe parlando di Decreto Scuola, come la vera sconfitta, tutta politica. Un provvedimento che alimenta le contrapposizioni in tutta la categoria dei docenti e che non combatte il precariato, anzi mortifica l’esperienza sul campo di migliaia di docenti.
‘E credo che anche tu, persona di studio e di intelletto, ne sia intimamente convinto – prosegue Flora Frate – Si, perché nella tua lettera parli dello stop ai tagli, della rivalutazione degli stipendi degli insegnanti, della copertura delle borse di studio per tutti gli idonei, dell’edilizia scolastica, del sostegno agli enti di ricerca prossimi alla chiusura e dell’introduzione dell’educazione allo sviluppo sostenibile in tutte le scuole. Non un rigo sul ‘salvaprecari’. Vedo nelle tue dimissioni, e in quello che non dici, un gesto politicamente forte di autocritica.’
Flora Frate: ‘Occorrono azioni chiare e coraggiose in politica’
Flora Frate non sa quali saranno le prossime scelte di Fioramonti ma se davvero vogliamo pensare al futuro della scuola italiana ‘dobbiamo, allora, fare una preliminare scelta di campo: stare dalla parte di quei docenti, eroi silenziosi, che garantiscono con il loro lavoro la tenuta del sistema e un’adeguata offerta formativa ai nostri giovani. Docenti che in questi mesi sono stati reiteratamente attaccati ed offesi, mortificati come lestofanti della peggior specie alla ricerca di qualche sanatoria clientelare. Se si intende invertire questa narrazione distopica, abbandonando il linguaggio della propaganda per approdare a quello più mite del buon senso e del rispetto, allora mi farebbe piacere darti una mano. Con la solita passione e lo stesso spirito critico. Al giorno d’oggi, sono pochi i politici che ammettono una sconfitta – sottolinea l’esponente grillina – e sono pronti a fare un passo indietro, per ricominciare. Di questo credo che tutti te ne daranno atto. Io per prima. Ma in politica gli atti simbolici, di per sé, non bastano. Occorrono azioni chiare e coraggiose. Facciamo gli Stati Generali della Scuola. Un momento, collettivo e nazionale, per riflettere, scegliere e scrivere insieme l’agenda istituzionale dei prossimi mesi. Ovunque si discute di futuro, io ci sarò.’, così conclude Flora Frate.