Scuola, caos sui social per il nome del prossimo ministro dell’istruzione

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Si susseguono le indiscrezioni in merito al possibile successore del dimissionario ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti. Sui social, infuriano le polemiche in merito ai nomi di Nicola Morra e Lucia Azzolina, coloro che sono stati indicati quali ‘favoriti’ per la ‘poltrona’ del dicastero di Viale Trastevere.

Social spaccati sul nome del prossimo ministro dell’istruzione

Eloquente il commento di un’utente, Maddalena: ‘Ho letto mancanza di fiducia, tristezza, rassegnazione. Ormai uno vale l’altro, non c’è interesse per i lavoratori, appena si siedono hanno interesse solo per loro, maniaci dell’onnipotenza. Staremo a vedere, ma non ci faremo schiacciare ancora, abbiamo bisogno di qualcuno che ci rappresenti. Altrimenti ci rappresentiamo noi’.
Questo sentimento di sfiducia sembra essere il leit-motiv dei commenti social. Infatti, Francesco scrive: ‘Non sappiamo chi sarà, ma una delle precondizioni è che non capisca NULLA di scuola! Solo in questo caso può diventare ministro dell’istruzione’.

Lucia Azzolina non sarebbe nome gradito

Il nome di Lucia Azzolina non sembra gradito: ‘Lucia Azzolina? – scrive Stefano – la ritengo incapace di ricoprire il ruolo, ha già fatto un sacco di errori nel Decreto Scuola. Vogliamo perpetrare nel caos? Serve una persona equilibrata, capace di trattare, aperta al dialogo a servizio dei cittadini per risolvere le tante questioni aperte. Azzolina, mi dispiace per Lei, ma, senza minacce e con toni pacati, Le dico che il compito non è adatto alla Sua persona!’

Flora Frate piace a una buona fetta di docenti

Claudio, invece, va decisamente controcorrente e propone un nome che, secondo lui, sarebbe gradito dal mondo della scuola: ‘Io – e penso diverse migliaia di altre persone – preferirei l’onorevole Flora Frate’.
C’è chi ritiene che un ministro dell’istruzione capace debba ancora nascere e chi, come Giuseppe, pensa che sia meglio difendere il comparto del non – sapere. Una nazione di ignoranti si governa con più serenità…..’. Grazia scrive: ‘Sarà comunque un niente per la scuola italiana. Sarà spartizione di altra poltroncina . A chi spetta questa volta? Al Pd o ai 5 stelle? Questo è l’unico ragionamento che faranno.’

‘Basta che non sia un tecnico’

La questione degli aumenti stipendiali, naturalmente, è in primo piano per la figura del nuovo ministro: ‘Finché non arrivi qualcuno che capisca che è ora di aumentare gli stipendi…..e che l’inclusione deve essere vera integrazione, le sorti della scuola non si risolleveranno mai!’
La speranza, soprattutto, è che non si tratti di un ‘tecnico’ ma di ‘uno che di scuola ne capisca qualcosa. Se poi è di destra, di sinistra o del mezzo poco importa.’

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