Concorsi scuola ultime notizie: 'Azzolina lanciava slogan, ora ha cambiato idea'

Il neo ministro della scuola, Lucia Azzolina, sarà chiamata subito a trovare una soluzione per una delle questioni più importanti rimaste in sospeso ed escluse (non senza feroci polemiche) dal Decreto Scuola, ovvero la questione delle abilitazioni.

Subito la questione abilitazione

Lo ha ribadito il segretario generale Snals, Elvira Serafini, durante un’intervista rilasciata al noto portale ‘Orizzonte Scuola‘. Secondo Elvira Serafini, il neo ministro dovrà subito mettere mano al problema delle abilitazioni, nonché alle modalità di valorizzazione del personale Ata, in special modo degli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA. Il primo confronto con i sindacati è previsto per il prossimo 7 gennaio.
Il problema del precariato – secondo Elvira Serafini – può essere risolto individuando percorsi straordinari di abilitazione per i docenti precari che lavorano da anni nella scuola e attraverso la stabilizzazione del personale Ata che, già da anni, svolge mansioni che consentono alle scuole di funzionare.
Lo Snals ritiene che si debba revisionare il sistema di reclutamento al fine di garantire ‘adeguati livelli professionali dei docenti’.

Concorsi 2020, garantire le tempistiche prefissate

Un’altra questione importante sarà quella rappresentata dal rispetto delle tempistiche inerenti all’iter procedurale dei concorsi in programma nel 2020. Il cambio al vertice del Miur, con le dimissioni di Fioramonti e l’investitura di Lucia Azzolina, non dovrà pregiudicare l’attuazione del decreto scuola, soprattutto in merito ai prossimi concorsi che riguarderanno infanzia, primaria e secondaria (ordinario e straordinario).

Rinnovo contratto e aumenti stipendi

Un’altra urgenza, non meno importante (anzi, una delle più importanti) è quella rappresentata dal rinnovo di contratto. Elvira Serafini ha sottolineato ad ‘Orizzonte Scuola’ come sin dal prossimo documento di programmazione economica e finanziaria dovranno essere stanziate risorse adeguate per garantire l’equiparazione degli stipendi del personale della scuola alla media degli altri paesi d’Europa.