Fioramonti: 'Vincolo quinquennale respinto dal governo'
Fioramonti: 'Vincolo quinquennale respinto dal governo'

L’ex ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, continua a togliersi sassolini dalle scarpe, o meglio, prosegue nelle sue dichiarazioni non certo eleganti nei confronti del Movimento 5 Stelle. In un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Repubblica‘, l’ex titolare del Miur ha svelato un retroscena che potrebbe imbarazzare non poco il Governo Conte bis.

Fioramonti, dichiarazioni imbarazzanti nei confronti del Governo Conte

‘Mi proposero di fare il ministro delle Infrastrutture e risposi di no – ha confessato Fioramonti – Poi tornarono alla carica, avevano bisogno di una persona competente all’Istruzione. Me lo chiesero come un favore, si era a poche ore dalla presentazione della squadra’. 

Di certo, dichiarazioni che non passeranno inosservate al mondo della scuola visto che non possono che sorgere delle perplessità sulla ‘procedura’ di scelta di un ministro chiamato a dirigere un dicastero particolarmente importante come quello relativo all’istruzione.
Se le parole di Fioramonti dovessero essere confermate o, per lo meno, non smentite dai rappresentanti del Governo Conte bis, il premier sarà chiamato a rispondere a un fatto certamente imbarazzante.

Fioramonti al Miur per fare un favore

Fioramonti avrebbe accettato l’incarico ad una condizione, quella che il mondo della scuola ormai conosce bene: ‘A Conte dissi subito che se per la scuola non avessi avuto almeno un miliardo in più mi sarei dimesso. Nel primo colloquio fui chiarissimo’ ha dichiarato l’ex ministro.
Resta comunque il fatto di aver accettato la titolarità di un ministero per ‘fare un favore’, forse in virtù del fatto che Fioramonti può vantare il titolo di docente ordinario di Economia e Politica all’Università di Pretoria. Insomma, per togliere le castagne dal fuoco al premier Conte, Fioramonti avrebbe accettato il compromesso: un compromesso durato nemmeno sei mesi, poi le dimissioni.