I neo ministri della scuola e dell’università, rispettivamente Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi, sono ancora in attesa di giurare e di entrare finalmente ad occupare i loro ruoli: una situazione di stallo che, certamente, fa male a tutto il mondo della scuola con le urgentissime questioni che stanno ancora lì ad aspettare, come quelle riguardanti l’avvio della procedura riguardante i concorsi e il rinnovo contrattuale.
Scuola e legge di bilancio, sale la protesta per l’ennesima presa in giro
Una rivoluzione voluta dal premier Conte, quella dello sdoppiamento del Miur: di certo non si può parlare di ‘rivoluzione’ per quanto riguarda le risorse messe a disposizione dal Governo per la scuola.
Come scrive ‘Il Manifesto’, oggi il sindacato Flc Cgil, i dottorandi dell’Adi e gli studenti universitari di Link protesteranno negli atenei di tutta Italia con assemblee e flash mob: ‘La manciata di milioni stanziati con questa legge di bilancio suona come l’ennesima presa in giro‘. Complessivamente sarebbero due miliardi i fondi stanziati dal governo, la maggior parte destinati alla scuola.
Una cifra irrisoria che ha determinato le dimissioni del ministro Fioramonti a Natale e il conseguente cambiamento voluto dal Presidente del Consiglio.
La Flc-Cgil ritiene che ‘lo sdoppiamento del ministero di per sé non significa nulla rispetto ai problemi da affrontare, mentre sempre più urgente è un rifinanziamento strutturale delle università, un piano di reclutamento ordinato e ciclico che assorba il precariato storico, investimenti per un diritto allo studio universale per studentesse e studenti’.
Chiesto al premier Conte un incontro urgente
Flc Cgil, Cisl e Uil scuola rua, Snals e Gilda sono fortemente preoccupati in merito ai tempi del passaggio di testimone alla guida del Ministero dell’Istruzione. L’interim del Miur è stato preso dal premier Giuseppe Conte: i sindacati hanno chiesto al Capo del Governo un incontro per sbloccare la situazione riguardante i bandi del concorso ordinario e straordinario per la secondaria. Il ritardo rischia di far saltare l’assunzione dei vincitori a settembre e di far lievitare il numero delle cattedre che resteranno scoperte.
Per aumentare il numero dei ministeri da 13 a 14 servirà un apposito decreto legge. Il testo arriverà oggi, 9 gennaio, in Consiglio dei Ministri. La nomina e il giuramento di Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi dovrebbero arrivare la prossima settimana: ogni giorno che passa, però, è sempre peggio.