Scuola, supplenze docenti 2020/1 e nuove graduatorie provinciali: cosa cambia e come funzioneranno

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Una delle novità contenute nel decreto scuola è quella rappresentata dall’istituzione delle graduatorie provinciali che verranno utilizzate in subordine alle graduatorie ad esaurimento per l’assegnazione delle supplenze annuali fino al 31 agosto e di quelle fino al 30 giugno.
Le nuove graduatorie provinciali entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico 2020/2021 e saranno distinte per tipologia di posto e classe di concorso. Verrà costituita, infatti, anche una graduatoria provinciale ad hoc riguardante i posti di sostegno, riservata esclusivamente ai docenti in possesso della specializzazione.

Supplenze a.s. 2020/2021, ecco come verranno conferite

Al momento delle convocazioni, tutti i docenti presenti nelle graduatorie di una provincia (e per una certa classe di concorso) saranno chiamati contemporaneamente in un’unica sede, secondo il calendario stabilito. Il meccanismo dovrebbe permettere una maggior velocità e una migliore trasparenza nel conferimento delle nomine in quanto tutti potranno sapere chi è stato nominato, con quale punteggio e quale sede è stata assegnata a ciascun docente.
Le convocazioni saranno effettuate in ordine di graduatoria: ciascun candidato potrà scegliere fra tutti i posti disponibili negli istituti della provincia. Nel caso in cui, dopo le convocazioni da graduatorie provinciali, restassero ancora dei posti da assegnare, si andranno ad utilizzare le graduatorie di circolo e di istituto. 

Graduatorie di istituto

I docenti potranno presentare domanda di inserimento in queste graduatorie provinciali, e, allo stesso modo, potranno presentare istanza di inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto in 20 scuole della stessa provincia. ai fini dell’attribuzione delle supplenze brevi e saltuarie (maternità, malattia, assenze brevi).
Il decreto 126/2019, inoltre, è andato a modificare anche quell’aspetto contenuto nella legge 107/2015 (meglio conosciuta come Buona Scuola) che prevedeva che l’inserimento nelle graduatorie di istituto richiedesse il possesso dell’abilitazione. Infatti, questa condizione viene rinviata all’anno scolastico 2022/2023.
Rispetto al prossimo aggiornamento del 2019/2020, la novità principale è costituita dal fatto che potranno inserirsi nelle graduatorie di terza fascia i docenti già inseriti in precedenza oppure coloro che, oltre al titolo di accesso, siano in possesso dei 24 CFU.
Resta ancora da chiarire la situazione relativa all’accesso per i profili di ITP, laddove il Dlgs 59/2017 prevede chiaramente all’art. 22 che, fino al 2024/2025, requisito di accesso per i posti di insegnante tecnico pratico siano ancora i diplomi definiti dalla normativa vigente.
Le modifiche contenute nel decreto scuola dovranno, comunque, essere regolamentate dai decreti attuativi, il cui iter dovrebbe partire al più presto come promesso dal neo ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina.

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