Ieri mattina Lucia Azzolina è stata ospite della trasmissione televisiva ‘Omnibus’ andata in onda su La7.
Il ministro ha dichiarato che è vero che la scuola ha bisogno di soldi ma è altrettanto vero che quelli a disposizione sono stati gestiti male. Ogni anno l’Europa destina risorse che potrebbero essere impiegate meglio. Occorre ottimizzare i fondi Europei anche se è innegabile che occorra maggiore attenzione da parte di tutto il parlamento verso un settore chiave qual è quello dell’istruzione e della ricerca universitaria.
Premessa
Il neo ministro si rammarica per la decisione del suo predecessore di gettare la spugna a causa della dotazione insufficiente di risorse destinata al settore di sua competenza. Detto questo il neoministro è passata ad esporre la sua visione sulle strategie alternative da mettere in atto.
Un altro modo è possibile
‘Ho visto scuole ‘rinascere’ grazie ai finanziamenti europei che hanno saputo trasformare in progetti – ha detto Azzolina – La scuola italiana ha un grande bisogno di soldi, ma dobbiamo anche imparare a spendere meglio le risorse che abbiamo a disposizione. Per questo al Ministero lavoriamo per creare una task force che aiuti gli istituti a scrivere i progetti e a gestire meglio i finanziamenti. Ne ho parlato ad Omnibus su La7 questa mattina’ scrive sul suo profilo.
Patto Ministero Istruzione-Dipartimento Pari Opportunità e Famiglia-Comuni (ANCI)
Con questa operazione sarà possibile garantire davvero il diritto allo studio e le pari opportunità , così come previsto dalla Costituzione, a tutte le studentesse e a tutti gli studenti. In qualunque parte d’Italia si trovino. Anche con interventi rapidi e mirati in caso di emergenze. Contrastare al meglio, unendo le forze e coordinando risorse economiche e progettualità già in campo, la dispersione scolastica. Questi gli obiettivi del Protocollo di Intesa siglato al Ministero dell’Istruzione fra la Ministra Lucia Azzolina, la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), Antonio Decaro.