Il Piano Nazionale Scuola Digitale del 27 ottobre 2015 parla della figura dell’animatore digitale che aggiunge un prezioso contributo al piano delle attività didattiche. Secondo quanto previsto dal Piano e dai decreti ministeriali, il ruolo principale dell’animatore digitale dovrebbe essere quello di promuovere l’innovazione digitale all’interno della scuola, provvisto ovviamente delle opportune funzioni strumentali.
I riferimenti normativi riguardo gli animatori digitali
Orizzonte Scuola, all’interno di un recente articolo, elenca i riferimenti normativi riguardo l’animatore digitale:
LEGGE 107/2015
PNSD
DM MIUR 16 GIUGNO 2015 n. 435
DM n. 851 del 27/10/2015
Nota Prot. n° 17791 del 19/11/2015
DDG DGEFID n. 50
Descrizione della figura
L’animatore digitale è un docente di ruolo che affianca il dirigente scolastico e il DSGA nella progettazione e nella realizzazione dei progetti digitali previsti dal PNSD. Tale figura è opportunamente individuata dall’istituzione scolastica. Il ruolo deve essere svolto da una singola persona che deve collaborare assieme alla scuola nella progettazione di iniziative. L’animatore non può essere un esperto esterno.
Le funzioni
Le funzioni dell’animatore digitale sono elencate dal PNSD e da svariati decreti. Tra i compiti principali, c’è sicuramente il dover conoscere il Piano Nazionale Scuola Digitale e lo sviluppo di progetti riguardanti azioni da inserire nel PTOF su 3 ambiti, ovvero: coinvolgimento della comunità scolastica, formazione interna e la creazione di soluzioni alternative.
L’amministratore digitale dovrebbe sempre lavorare in coordinazione con gli animatori del territorio, le funzioni strumentali della scuola e gli esperti esterni, al fine di contribuire a concretizzare gli obiettivi determinati in precedenza. Tra i compiti è d’uopo menzionare il trasferimento delle “competenze e diffondere le buone pratiche; rendere le scuole autonome nella gestione delle tecnologie; ridurre i costi di manutenzione dei laboratori; favorire condizioni per una replica delle esperienze dalla classe alla scuola”.