La segretaria generale di Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ha risposto al ministro Azzolina in merito alle motivazioni della rottura della trattativa con il Miur in merito alla questione reclutamento e abilitazioni. La leader della Cisl ha voluto puntualizzare alcuni aspetti che sono stati fraintesi in merito alla protesta dei sindacati.
Maddalena Gissi al ministro Azzolina: ‘Non si vuol capire’
‘Direbbe una mia amica: non si vuol capire. – ha esordito Maddalena Gissi nel suo post pubblicato su Facebook – La Ministra #Azzolina continua a dire che si sciopera per la banca dati. Non è così; le ragioni sono ben conosciute dalla responsabile della scuola che è in viale Trastevere da settembre, con incarico diverso e conosce bene tutte le nostre richieste, oggetto anche di intese in sua presenza. I messaggi dell’on. Camilla Sgambato di aprirsi al confronto sono molto apprezzabili e non saremo noi a chiudere le porte delle nostre sedi. Invitiamo la Ministra ad affrontare le questioni vertenziali con maggiore attenzione e non con la solita infarinatura ideologica!’
Maddalena Gissi sostiene che il Sindacato non è un soggetto che pone sul tavolo richieste pretestuose. ‘La Cisl Scuola ha mostrato storicamente, per serietà e coerenza, quanto è importante la comunità scolastica e la sua qualità per il bene del Paese; non accettiamo accuse di pressappochismo. Se la Ministra non ha letto i nostri dossier, consegnati a lei personalmente in occasione del primo incontro (17 settembre ) con l’ex. Ministro Fioramonti, le ricordiamo il nostro indirizzo www.cislscuola.it ( http://www.cislscuola.it/…/dossier-assunzioni-supplenze-201… )’.
‘Dobbiamo parlare e guardarci negli occhi per il tempo necessario’
‘Una trattativa ha tanti obiettivi e alcuni punti di caduta – prosegue Maddalena Gissi – chi conosce la negoziazione ne apprezza modalità e strategie. Le domande sono tante, per esempio non si è parlato per nulla di abilitazioni strutturali; si escludono i docenti con 3 anni su sostegno; si sottovaluta l’esperienza, in controtendenza con quanto fatto in precedenza dal Governo Giuseppe Conte 1; i facenti funzione sono inesistenti; c’è un caos normativo nei limiti imposti da prove strutturate che azzerano l’ambito ….. e tanto, tanto ancora! Ci aspettiamo risposte in un confronto leale intorno ad un tavolo, dobbiamo parlare e guardarci negli occhi per il tempo necessario e senza limiti! I 200.000 precari e i tanti docenti che a vario titolo aspettano le abilitazioni, sono in attesa di esiti certi e non credo che si stiano dilaniando per la sola banca dati. Ognuno di loro ha bisogno di prospettive sicure e di una gestione inequivocabile del lavoro che svolgono con serietà ogni giorno e con qualunque Ministro.’
Maddalena Gissi: ‘Campagna delatoria di una parte del Governo’
Il post di Maddalena Gissi si conclude con una stilettata particolarmente velenosa a proposito dei test del concorso straordinario: ‘I titoli che attirano l’attenzione dell’opinione pubblica mi ricordano un modello di comunicazione non molto lontano. Per esempio per impaurire la popolazione sugli sbarchi “se apriamo i porti, centinaia di migliaia di donne e uomini neri invaderanno il nostro Paese”. In modo simile la campagna delatoria di una parte del Governo vuol far apparire le richieste del Sindacato: “arriva una massa di ignoranti nelle scuole, non vogliono nemmeno superare i test…”.