Sale la rabbia dei docenti precari nonostante i concorsi in arrivo. L’agenzia di stampa Ansa riporta il malumore degli insegnanti sardi che temono, dopo anni di sacrifici, di rimanere tagliati fuori per sempre. Questo sarà uno dei temi fondamentali dello sciopero in programma domani, 14 febbraio.
Nel nord della Sardegna sarà il Coordinamento dei precari della scuola autoconvocati ad organizzare la mobilitazione con il sostegno del sindacato Cobas Scuola Sardegna.
Sciopero 14 febbraio: sale la rabbia dei precari contro il ‘concorso-roulette russa’
Lo sciopero dovrà rappresentare la chiara risposta alla totale chiusura manifestata dal Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, alle richieste di stabilizzazione avanzate da 55mila precari storici della scuola.
I docenti non ci stanno, non intendono accettare la prova computer based in stile quiz che rappresenta una vera e propria lotteria, dove, però, la posta in palio è altissima: ci si gioca, infatti, il proprio futuro professionale. I docenti precari storici parlano di questi 80 quesiti a risposta multipla come di una vera e propria ‘roulette rissa che escluderà definitivamente dal sistema scolastico tre insegnanti precari su cinque.
Docenti contro Ministro Azzolina per esclusione dal concorso dei precari con servizio esclusivo su posto di sostegno
Un altro forte motivo di protesta è rappresentato dalle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in merito alla volontà di voler escludere dal concorso i precari con servizio esclusivo su posto di sostegno. Anche in questo caso è scattata la protesta: “Questa interpretazione cambia le carte in tavola nel bel mezzo della partita, escludendo una enorme fetta di precari dall’unica via di stabilizzazione ad oggi contemplata”.
I docenti sardi rischiano di essere nuovamente penalizzati
Occorre tener presente come la situazione in Sardegna vede circa 5000 docenti precari in servizio di cui 2000 su posto comune e addirittura 3000 su posto di sostegno. Come già accadde nel 2016, la Sardegna rischia di essere nuovamente penalizzata.
Il Coordinamento dei precari di Sassari intende proporre una via di tutela dei docenti precari sardi attraverso percorsi di abilitazione riservati concepiti sulla base delle leggi regionali che possano consentire, come criterio per l’accesso, l’aver conseguito un titolo di studio in Sardegna e soprattutto l’aver prestato servizio nelle scuole dell’Isola per almeno 36 mesi.