Il Partito Democratico, ben consapevole del fallimento della Buona Scuola di Matteo Renzi e del clamoroso voltafaccia politico di migliaia e migliaia di insegnanti, torna ad occuparsi di scuola, in occasione della presentazione del suo ‘Piano per l’Italia’.
Piano per l’Italia, PD: i punti che riguardano la scuola
Il segretario del PD, Nicola Zingaretti, ha presentato gli obiettivi che intende prefiggersi in campo scolastico con ‘un grande piano di investimenti e un grande progetto formativo. Con una convinzione: l’insegnamento e la conoscenza devono tornare ad essere l’architrave di un ciclo di crescita ed equità. Per far ripartire la mobilità sociale, per dare ai nostri giovani gli strumenti per stare nel domani.’
Aumento stipendi insegnanti tra gli obiettivi
Tra gli obiettivi del Partito Democratico, quelli di nuovi asili nido, libri di testo a costo zero anche per gli studenti delle scuole medie e superiori e azzeramento delle rette universitarie. Nessun costo per l’istruzione per le famiglie con redditi Isee fino a 25mila euro.
In 5 anni portare la spesa per la conoscenza ai livelli OCSE, con un incremento medio annuo di 4 miliardi. Scuole più belle e più sicure, aperte per più tempo, rafforzamento della loro funzione di presidio sociale del territorio oltre alla dotazione di nuove tecnologie informatiche.
Altro punto (inevitabile e scontato) quello dell’aumento degli stipendi degli insegnanti con un riallineamento rispetto alla media europea.
Tra gli altri punti, quello dell’estensione dell’obbligo di istruzione dai 3 ai 18 anni, aumentare le ore dedicate alle attività digitali e linguistiche oltre al raddoppiare gli istituti tecnici superiori (ITS), e quelli di formazione tecnica superiore (IFTS). Infine, l’obiettivo di contrastare il precariato dei ricercatori e bandire un concorso per 10.000 nuovi ricercatori.