Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è intervenuta come ospite del programma radiofonico a Rai Radio 1 in viva voce. Il numero 1 del dicastero di Viale Trastevere ha toccato diversi argomenti, in primis quello scottante riguardante il rinnovo di contratto e gli aumenti degli stipendi del personale scolastico. Il Ministro Azzolina ci ha tenuto a precisare alcune cose, dopo le feroci polemiche scoppiate nelle ultime ore a proposito di alcune sue dichiarazioni.
Lucia Azzolina: ‘Distinguiamo il taglio del cuneo fiscale e gli aumenti contrattuali’
‘Sulla questione degli aumenti negli stipendi – ha esordito Lucia Azzolina – sia dei docenti ma parliamo di tutto il personale scolastico perché c’è anche il personale Ata che spesso viene dimenticato, dobbiamo distinguere due piani: da una parte c’è il cuneo fiscale, dall’altra ci saranno gli aumenti contrattuali. Confermo che gli aumenti contrattuali ci saranno, faremo un tavolo con i sindacati proprio sul contratto. Però ci tengo a dire una cosa: al cittadino italiano, al docente, al personale Ata, interessa che la busta paga sia più pesante. Che questo derivi dal cuneo fiscale o che questo derivi dall’aumento contrattuale e ci saranno entrambi, gli interessa che venga pagato di più rispetto al lavoro che fa.’
Aumenti stipendi, Lucia Azzolina: ‘Prima c’era il nulla, ora stiamo costruendo qualcosa’
‘Io ero in un profondo pessimismo – ha proseguito Lucia Azzolina – Partiamo da un presupposto: il fatto che stamattina ci si sia riuniti e il fatto che lo stesso Presidente Conte e l’intero governo hanno detto che la scuola, l’università e la ricerca saranno al centro del programma di governo, significa che dei passi importanti sono già stati fatti. Prima non c’era niente, adesso stiamo dicendo che tra il cuneo fiscale e l’aumento contrattuale arriveremo a mezzo milione di persone che prenderanno 100 euro. Sono già stati stanziati in legge di bilancio questi soldi: quindi io penso, semmai, che alla prossima legge di bilancio si potrà fare solo meglio. Qua si dimentica da dove si viene. Si viene dal nulla e si sta costruendo, invece, qualcosa. Tra l’altro in pochissimo tempo. Io ho giurato un mese fa ed abbiamo già portato a casa nel Milleproroghe le classi pollaio, abbiamo trasformato i contratti da part time a full time del personale Ata per on parlare delle 60mila e passa persone che potranno fare il concorso e potranno avere un contratto a tempo indeterminato. I docenti mi scrivono: io voglio metter su famiglia, voglio fare un mutuo e non lo fai se non hai un contratto a tempo indeterminato.’