Coronavirus, riaprono le scuole da lunedì 2 marzo? In bilico soprattutto Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna

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Da lunedì 2 marzo riapriranno le scuole oppure no? È una situazione decisamente incerta, ad oggi venerdì 28 febbraio. In diverse regioni d’Italia la situazione è caotica, a cominciare dalle Marche dove il Tar aveva bocciato l’ordinanza del governatore Luca Ceriscioli: nonostante tutto, le scuole resteranno chiuse oggi e domani, 29 febbraio. Scuole chiuse anche a Taranto e provincia per il primo caso di coronavirus scoperto ieri.

Veneto, Zaia pronto a reiterare l’ordinanza di chiusura delle scuole

Lunedì prossimo, invece, potrebbero tornare a scuola gli studenti del Trentino Alto Adige, della Campania e del Veneto. Come riferisce il ‘Corriere della Sera’, il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, si dichiara pronto a reiterare l’ordinanza di chiusura delle scuole, tenendo conto del fatto che i contagi stanno crescendo in misura minimale. L’obiettivo sarebbe quello di tornare alla normalità, come si evince dalle parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: ‘Se i nostri figli vanno a scuola nella maggior parte delle Regioni italiane, questo vuol dire che come loro vanno in aula possono continuare a venire in Italia anche i turisti e gli imprenditori’.

Lombardia, decisione nella giornata di domani

Per quanto riguarda la Lombardia, invece, la decisione dovrebbe arrivare nella giornata di domani. Il presidente della Regione, infatti, ritiene che sia fondamentale capire se il trend di diffusione del virus sta rallentando: se si avranno dei riscontri positivi, si potrà avere il via libera per la revoca delle misure.

In Emilia Romagna, decisione nelle prossime ore

Il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha provveduto a convocare i sindaci della Regione: nella riunione della sua nuova giunta, deciderà se rinnovare l’ordinanza oppure se dare l’OK per la riapertura delle scuole. Le università torneranno alla normale attività: restano attive le lezioni a distanza per gli studenti che non si possono muovere dalla zona rossa o che sono in quarantena.
In ogni caso la preoccupazione dei genitori resta molto alta ovunque. Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina ritiene che si possa procedere ‘a scacchiera’: si potrà riaprire nelle province che non sono state ancora toccate dal virus mentre si potrebbe nuovamente rinviare la riapertura nelle aree più vicine alla zona del contagio.

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