Con il nuovo decreto sul Coronavirus, in vigore dal 10 marzo, gli spostamenti sono stati limitati su tutto il territorio nazionale. Tantissime le domande della popolazione, a cui il Governo ha risposto tramite FAQ. Di seguito quelle principali riguardanti l’argomento.
Spostamenti durante emergenza Coronavirus fino al 3 aprile
Coronavirus ed emergenza fino al 3 aprile: il Governo chiarisce con le FAQ alcune domande sugli spostamenti che si possono o non si possono effettuare. Di seguito i punti essenziali.
- Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali.
- Si deve essere in grado di provare il motivo dello spostamento (esigenze comprovate), anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà controllata successivamente e la non veridicità costituisce reato.
- È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
- C’è il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
- Gli spostamenti da un comune all’altro possono essere fatti, per i motivi indicati sopra al primo punto.
- Ci saranno controlli sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. Polizia municipale e forze di polizia vigileranno sull’osservanza delle regole.
- Si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcun motivo do fare la corsa alla spesa.
- L’attività motoria all’aperto è consentita, ma non in gruppo e rispettando la distanza di 1 metro.
- In caso di stretta necessità è consentito l’acquisto di beni necessari non alimentari.
- Si possono assistere gli anziani, prendendo le dovute precauzioni.
- Parchi e giardini pubblici possono restare aperti, ma vanno evitati gruppi e distanze ravvicinate fra persone.
- Sono consentiti anche gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore, secondo le solite modalità.
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