Mobilità scuola 2020/1, Miur pubblica l’ordinanza: ultime notizie 24/3, le dichiarazioni dei sindacati

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Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato ieri sera l’ordinanza relativa alle operazioni di mobilità 2020/2021 per il personale docente, educativo e ATA.

Mobilità 2020/2021, pubblicata l’ordinanza: ecco quando si potranno presentare le domande

Il personale docente potrà presentare domanda dal 28 marzo al 21 aprile 2020. Il personale educativo potrà fare domanda nel periodo 4-28 maggio mentre gli A.T.A. potranno presentare domanda fra l’1 e il 27 aprile. Per i docenti di religione cattolica, la presentazione delle domande è prevista dal 13 aprile al 15 maggio.

Uil scuola, Pino Turi: ‘Atto ostile in un periodo di emergenza’

Durissima la reazione dei sindacati. Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, ha dichiarato: ‘Mentre il paese e i lavoratori stanno lottando contro il virus pagando prezzi enormi, mentre il Paese si ferma con senso di responsabilità, e i docenti rispondono all’emergenza con serietà e dedizione, il ministro dell’Istruzione alle 21,30 del 23 marzo, a scuole chiuse, senza neanche consultare le rappresentanze dei lavoratori della scuola, emana l’ordinanza con cui avvia le operazioni di mobilità del personale. Domande, spostamenti, progetti tutto nelle reti di un provvedimento notturno, quasi sotterraneo. Lo consideriamo un atto ostile mentre i lavoratori sono costretti nei loro domicili per l’emergenza sanitaria.’

Gilda ‘Profondo disgusto’, Flc-Cgil ‘Siamo sconcertati’

Il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, ha dichiarato all’Ansa: ‘Ho scritto al capo di Gabinetto del Miur Luigi Fiorentino pregandolo di esprimere il mio profondo disgusto per questo modo di procedere. Ha pubblicato l´ordinanza senza neppure mandarci una email, siamo stati ignorati totalmente, la ministra non ha rispettato alcuna regola di informazione sindacale’.
Il leader della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, ha commentato così: ‘Siamo sconcertati da questo modo di procedere che non tiene conto del contesto, della necessità di confrontarsi con i sindacati, dell’impatto che ha la mobilità di un numero enorme di persone che faranno domanda di mobilità. Crediamo che la Ministra dell’Istruzione debba cambiare rotta rispetto a questa gestione autoreferenziale della scuola italiana’.

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