La Maturità 2020 dipenderà molto da quella che sarà la situazione riguardante l’emergenza coronavirus nel prossimo mese di maggio. Come già ampiamente riportato all’interno di articoli precedenti, il ministero dell’Istruzione sta preparando un cosiddetto ‘piano B’ qualora il comitato tecnico scientifico del ministero della Sanità imponga lo stop alla riapertura delle scuole anche per i maturandi, considerando troppo pericoloso lo spostamento dei 460mila studenti che si apprestano a sostenere l’Esame di Stato nel prossimo mese di giugno.
Il piano B del Miur sull’esame di maturità
Il piano B del Miur consisterebbe in una sola prova orale, con la conseguente cancellazione delle prove scritte: per la prova orale gli studenti verrebbero scaglionati in un calendario che avrà lo scopo di evitare di incontrarsi, rimanendo pertanto a distanza.
Praticamente da escludere, invece, come sottolinea ‘Il Corriere della Sera‘, l’ipotesi di un esame online anche perché dovrebbe essere garantito a tutti gli studenti il possesso di un tablet o di un computer oltre ad un’adeguata connessione a casa.
Il ministro Azzolina ha parlato di prova orale corposa
Il ministro Lucia Azzolina ha parlato di una prova orale ‘corposa’ e più lunga rispetto a quella tradizionale: una prova unica in cui gli studenti dovranno dimostrare la loro preparazione e che sarà determinante ai fini alla valutazione finale. Infatti, nel caso in cui il Miur si trovasse costretto a ricorrere a questa soluzione con l’abrogazione delle prove scritte, il super orale varrà 60 punti sui 100 disponibili. Resta, comunque, sotto inteso che saranno i professori della classe a giudicare gli studenti, all’interno di una commissione composta da 6 membri: sull’ammissione all’esame, il ministero vorrebbe lasciare la scelta ai collegi dei docenti: già la legge attuale consente la possibilità di ammettere lo studente con il 5, a condizione che tutto il collegio sia d’accordo e che la decisione motivata.