Concorsi scuola, assunzioni docenti e Ata: 'Graduatorie istituto sono già per titoli, basta scorrerle'

In merito alle prossime immissioni in ruolo dei docenti per l’anno scolastico 2020/2021 e l’inevitabile stand by dei concorsi per l’emergenza coronavirus, i sindacati stanno facendo pressing per le assunzioni in base ai titoli.

Graduatorie di istituto sono già per titoli, basterebbe scorrerle

La soluzione sarebbe quella di emanare un decreto di aggiornamento delle graduatorie di istituto provinciali e provvedere allo scorrimento delle stesse come procedura per il reclutamento sui posti vacanti residuali dalle consuete immissioni in ruolo tramite Gae e graduatorie di merito.
Anief, a questo proposito, ha lanciato una petizione per l’aggiornamento urgente delle graduatorie di istituto e Ata 24 mesi, petizione che ha già raccolto oltre 15mila firme.
Secondo Anief, quindi, le immissioni in ruolo dei precari storici potrebbero entrare a regime con lo svolgimento di anno di formazione. Di conseguenza, non servirebbe più nemmeno organizzare un concorso per soli titoli.
Stessa cosa per il personale Ata, in modo da poter coprire altri 40 mila posti vacanti con le graduatorie già pronte, anche queste per titoli, da 24 mesi.

Avviare percorsi abilitanti non selettivi in modalità telematica

Per sopperire ai mancati concorsi, si legge in una nota ufficiale, Anief auspica di valorizzare l’esperienza acquisita e la continuità didattica, con la conferma nei ruoli per chi è stato immesso in ruolo con riserva e lo scioglimento della stessa per chi non è ancora stato immesso nei ruoli, ma anche l’annullamento o il congelamento delle procedure di licenziamento.
Inoltre, occorre avviare dei percorsi abilitanti non selettivi in modalità telematica, rivolti pure ai docenti di ruolo “ingabbiati” senza servizio alla secondaria in esecuzione dell’art 472 del D.lgs 297/1994, oltre che organizzare PAS sostegno per i docenti di ruolo su materia e corsi abilitanti per i docenti tecnico-pratici.

Rinvio aggiornamento delle graduatorie di istituto porterà all’esplosione delle MAD

Anche gli altri sindacati rappresentativi appoggiano la proposta presentata da Anief. Pino Turi (Uil Scuola) ritiene che si debba svolgere ‘un concorso rapido e veloce per i precari con almeno 36 mesi di servizio, affinché il prossimo anno scolastico tornino nelle classi, ma di ruolo’.
Snals, ma anche Gilda, ritengono che il mancato aggiornamento delle graduatorie di istituto porterà ad un inevitabile aumento delle MAD. ‘Senza considerare – aggiunge Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda – che appare come un controsenso dare da una parte la possibilità di bandire i concorsi e dall’altra bloccare l’aggiornamento delle graduatorie”.

Flc-Cgil: ‘Dare il via a una procedura per titoli’

Anche la Flc-Cgil ritiene che si debba ‘dare il via a una procedura per titoli, l’unica gestibile in questa fase di epidemia, e avviare i docenti con almeno tre anni di servizio e gli specializzati su sostegno alla stabilizzazione. La conferma nel ruolo, con il contratto a tempo indeterminato, potrebbe avvenire dopo la formazione abilitante e, nel caso delle cattedre di sostegno, solo dopo aver acquisito la specializzazione. La procedura che proponiamo – dice la Flc-Cgil – non baipassa la selezione, ma la colloca al termine di un percorso formativo abilitante o di specializzazione nel sostegno strutturato con esami, attività di laboratorio, tirocinio e prova finale per la conferma nel ruolo. Un percorso organico, in grado di incidere sulla preparazione pedagogico-didattica dei docenti coinvolti, grazie alla collaborazione tra scuola e università, in modo più significativo di quanto non possa fare un quiz a risposte multipli’. La Flc-Cgil chiede che vengano poi “avviati percorsi abilitanti a regime, con una fase transitoria senza selezione in ingresso per tutti coloro che hanno 3 anni di servizio nella scuola, i docenti che hanno il servizio misto (scuola statale/privata o IFP) e i docenti di ruolo ingabbiati’.