Riapertura scuola e avvio nuovo anno scolastico, Lucia Azzolina: ‘Ecco come sarà la scuola che verrà’

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Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha concesso un’intervista al ‘Corriere della Sera‘ (oggi, venerdì 17 aprile) dove ha confermato che, ogni giorno che passa, si allontana sempre di più l’ipotesi di poter riaprire le scuole a maggio. Troppi i rischi, il governo non vuole vanificare gli sforzi sin qui compiuti dagli italiani. Il numero uno del dicastero di Viale Trastevere ha parlato anche della scuola che verrà, quella che dovrebbe riaccogliere otto milioni e mezzo di studenti il prossimo mese di settembre, possibilmente ‘in presenza’, ognuno al proprio posto, in classe.

Lucia Azzolina al ‘Corriere della Sera’: ‘Ecco la scuola che verrà’

Il ministro ha confermato la nomina di una commissione che si occuperà della riapertura della scuola: la commissione sarà guidata da Patrizio Bianchi. La commissione lavorerà per la riapertura ma anche per la scuola che dovrà nascere dopo questa emergenza per il coronavirus: sarà necessario un grande progetto di innovazione.
Per quanto riguarda la data di riapertura, si è parlato del 1° settembre per tutte le Regioni ma il ministro Azzolina, per ora, non vuole indicare date precise: ‘Non abbiamo ancora stabilito le date, lo faremo insieme alle Regioni’, ribadendo comunque che le prime settimane di lavoro saranno dedicate a quei studenti che sono rimasti indietro nel programma o che, comunque, hanno avuto insufficienze.

Azzolina sui concorsi: ‘Si faranno, è l’unico modo per poter assumere’

Inevitabile parlare anche di come sarà la scuola a settembre, per quanto concerne l’organico docenti.
Tutti gli insegnanti in cattedra a settembre? Cosa succederà con i concorsi? ‘I concorsi si faranno – ha assicurato il ministro, ribadendo come questo sia l’unico modo per poter assumere a settembre. Appena le condizioni lo permetteranno, si farà il concorso straordinario da 24mila posti.
Si è parlato, poi, dell’ipotesi doppi turni. Il ministro ha risposto che il Miur sta valutando diverse soluzioni, ribadendo comunque la propria contrarietà all’idea di raddoppiare l’orario del personale scolastico: ‘Smettiamo di pensare che un docente lavori solo 18, 24 o 25 ore alla settimana’, ha sottolineato Lucia Azzolina.

‘Non mi piace la mascherina in classe’

Il ministro, inoltre, ha annunciato che presto arriveranno altri 80 milioni, oltre a quelli già stanziati per la didattica a distanza. ‘Ci faremo trovare pronti’, ha assicurato l’esponente del M5S in merito alla possibilità dell’adozione di una soluzione mista tra presenza in classe e didattica online.
A Lucia Azzolina non piace la mascherina a scuola per gli studenti e, infine, si è chiesta come sia possibile chiedere a un bambino di rispettare la distanza di sicurezza.

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