Riapertura scuola,

Scuole chiuse per emergenza coronavirus, le madri, le donne che lavorano, non ce la fanno più e si rivolgono al governo e al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Ne ha dato notizia ‘Il Corriere della Sera‘: un gruppo di donne guidate dall’avvocatessa Catizone stanno firmando una lettera per chiedere alla ministra e all’esecutivo di prendere provvedimenti per evitare di ‘scaricare sulle donne e sui minori il peso di una crisi’.

Le mamme protestano contro la prolungata chiusura delle scuole: ‘Rischiamo di perdere il lavoro’

Il rischio è quello di una ‘fuoriuscita definitiva dal mondo del lavoro delle donne‘, chiamate dal mese di febbraio a farsi carico, ancor più degli uomini, di una situazione inedita e pesantissima. Se la scuola non riapre, ‘si costringono le donne a mettere da parte le loro competenze e ad abbandonare il lavoro’.

I punti indicati nella lettera indirizzata al governo e al ministro Azzolina

Sono 4 i punti che vengono indicati nella lettera. Il primo riguarda l’immediata attuazione di interventi di edilizia scolastica che consentano agli alunni di frequentare in sicurezza, anche riconvertendo spazi abbandonati nelle città e nei paesi. Il secondo riguarda la possibilità di usare il digitale, dotando le famiglie di supporti tecnologici e garantendo la connessione a tutti.
Il terzo punto riguarda le funzioni educative della scuola: i ragazzi hanno perso i propri punti di riferimento, la scuola non deve limitarsi alle sole lezioni.
Infine le donne ‘lavoratrici’ chiedono di programmare urgentemente la gestione della fase estiva dei minori, per il periodo in cui i genitori dovranno rientrare al lavoro dopo la pausa forzata. Viene chiesta la possibilità di attuare collaborazioni con associazioni del terzo settore, un elemento che permetterebbe alle mamme di poter tornare a lavorare senza provare un senso di ‘angoscia’ e spavento’.