Tanti diplomati magistrali si domandano come potranno lavorare dal prossimo anno scolastico dopo i chiarimenti forniti dallo stesso ministro dell’istruzione Lucia Azzolina. Non è stato approvato nessun decreto per il prolungamento dei contratti stipulati in quello precedente per garantire la continuità didattica. Non avevano diritto a permanere nelle Gae e per questo motivo non è possibile sciogliere le riserve. Chi lo vorrà potrà tentare il prossimo concorso ordinario il cui bando è di prossima uscita. Ma nel frattempo, se non è possibile aggiornare la posizione in seconda fascia delle graduatorie di istituto, in che modo saranno nominati?

Diplomati magistrali depennati

Coloro i quali hanno avuto le sentenze di merito negative dovranno nuovamente ripresentare la domanda di inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto alla scuola capofila. Per essere chiari: se era stata presentata nella provincia di Milano ma si fosse svolta una supplenza in una provincia del Sud, come molti hanno fatto in passato essi, dovranno farla nuovamente nel capoluogo lombardo.

Cosa aveva detto il ministro

La scelta di spostare l’aggiornamento delle graduatorie di istituto è strettamente collegata alla necessità di limitare gli spostamenti sul territorio. L’emergenza coronavirus non è ancora finita e questo ha consigliato di prorogare la validità delle graduatorie di istituto di seconda fascia fino a tutto il 2020/2021. Questo spiega perché è importante rinnovare la domanda di inserimento in seconda fascia delle graduatorie di istituto. Coloro che avranno fatto il TFA sostegno potranno inserire la specializzazione con il prossimo aggiornamento.

A questo scopo verranno create le nuove graduatorie provinciali dalle quali verranno nominati i supplenti per i posti comuni e per quelli di sostegno. Coloro i quali avranno terminato il V ciclo del TFA sostegno potranno inserire il titolo che avranno conseguito. Ci piace ricordare che al momento non sono giunti aggiornamenti riguardanti le date relative a eventuali spostamenti dello svolgimento delle prove preselettive.